Thursday 16 May, 2024
HomeCulturaA cento anni dalla scomparsa di Puccini, “La Rondine” chiude la stagione lirica del Pergolesi

Mai rappresentata a Jesi, La rondine di Giacomo Puccini chiuderà venerdì 15 novembre la 56^ Stagione Lirica di Tradizione di Teatro Pergolesi. Una commedia lirica in tre atti nata nel 1917 e riproposta in un nuovo allestimento realizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Teatro Verdi di Pisa e Opéra-Théâtre de l’Eurométropole de Metz.

Più di cento anni fa, il 27 marzo 1917, l’opera fu ospitata dal Théâtre de l’Opéra di Monte Carlo. Il libretto è di Giuseppe Adami sul canovaccio steso in tedesco da Alfred Maria Willner con la collaborazione di Heinz Reichert, ed ebbe negli anni diverse versioni e molti ripensamenti. A Jesi andrà in scena la prima versione, con la direzione di Valerio Galli e la regia di Paul-Émile Fourny. Le scene sono firmate da Benito Leonori, i costumi sono di Giovanna Fiorentini, le luci di Patrick Méeüs, assistente alla regia Luca Ramacciotti. Suona la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana; il Coro Archè è diretto da Marco Bargagna.

Il cast vede il soprano Claudia Pavone nel ruolo di Magda, il tenore Matteo Falcier canta Ruggero, il tenore Vassily Solodkyy è Prunier, il baritono Francesco Verna è Rambaldo, il soprano Maria Laura Iacobellis canta Lisette. Negli altri ruoli, Giorgio Marcello (Périchaud), Mentore Siesto (Gobin), Tommaso Corvaja (Crébillon), Benedetta Corti (Yvette), Sevilay Bayoz (Bianca) e Michela Mazzanti (Suzy). 

Alla scoperta dell’opera

Accompagnata da musica brillante, ironica e disincantata, l’opera in tre atti presenta la protagonista Magda tra Parigi e la Costa Azzurra ai tempi del Secondo Impero di Napoleone. Amante della vita mondana ed alla ricerca di un amore romantico e passionale, Magda incontrerà Ruggero che inizialmente sembrerà corrispondere a quanto desidera ma, quando costui sta per sposarla lei deciderà di ritornare dal suo vecchio amante, il banchiere Rambaldo. “La vicenda è unica. Si avvicinata alla Bohème ma pure alla Traviata, tuttavia se ne allontana nel finale. Un epilogo sorprendente e sospeso. L’amore di Magda per Ruggero non porta alla tragedia ma ha comunque un sapore amaro, e lei, scegliendo di rinunciare, dimostra di essere una donna coraggiosa, dalla forza senza pari” – spiega il regista Paul-Émile Fourny.

Onnipresente il valzer, cui Puccini tributò una vera e propria apoteosi nel cuore del second’atto, ma anche numerose danze moderne di cui l’opera è intessuta, dal fox-trot all’one-step fino al tango per rendere quel clima di frenesia e di joie di vivre che della Rondine è componente essenziale. Spiega il direttore d’orchestra, Valerio Galli: “In quest’opera, in effetti, il movimento vorticoso o circolare della danza ben si sposa con la combinazione fluida di forme ora più dialogiche – tipiche del racconto – ora più distese, come nei ricchi ariosi riservati soprattutto a Magda e Ruggero”.

Nel primo atto il teatro si trasforma nel salone di un palazzo dove si consuma la festa. Sempre lo stesso teatro, nel secondo atto, diviene la sala del ballo del ’Bullier’. Poi lo stesso teatro abbandonato, nell’ultimo atto, diviene una spiaggia che si affaccia sul mare.  “In questo luogo abbandonato che ha ospitato in passato centinaia e centinaia di spettacoli,  è come se i protagonisti si dessero un appuntamento per ricostruire la vicenda di Magda e della Rondine”, spiega Benito Leonori, scenografo dell’opera e direttore tecnico della Fondazione Pergolesi Spontini. Su uno stesso palcoscenico, convivono dunque due livelli di racconto: da un lato sono ricostruiti platea ed i palchi ormai abbandonati,  dall’altro c’è il palco che rimane uno spazio vivo e che continua a svolgere la sua funzione di contenitore di storie”. L’allestimento vanta scene e costumi eleganti e poetici, sono realizzati da maestranze marchigiane nel Laboratorio Scenografico e nella Sartoria della Fondazione Pergolesi Spontini.

Il debutto dell’opera è previsto per venerdì 15 dicembre alle 20.30. Giovedì 14 novembre alle ore 16, un’anteprima giovani sarà proposta agli studenti delle Scuole Secondarie di II grado partecipanti al progetto didattico “Musicadentro” 2023 mentre, nella replica di domenica, sarà accessibile anche a non vedenti/ipovedenti e a non udenti/ipoudenti con un percorso inclusivo e sensoriale prima dell’opera.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.