Pandolfi: “+14% di donne accolte dal CAV: il territorio non arretra, i servizi sono un riferimento riconosciuto e concreto”
In occasione del 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Ambito Territoriale Sociale 1 diffonde i dati 2024 relativi al Centro Antiviolenza provinciale “Parla con noi” e agli altri servizi per la prevenzione, protezione e presa in carico delle situazioni di violenza di genere.
Il quadro emerso conferma un aumento significativo delle richieste di aiuto: sono 249 le donne incontrate dal CAV nel 2024, con 204 primi accessi, pari a un incremento del 14% rispetto al 2023 (179). Di queste, 88 donne sono state messe in sicurezza attraverso le strutture protette.
«Questo aumento non rappresenta solo la persistenza del fenomeno, ma soprattutto la crescente fiducia nei servizi dell’Ats1» – afferma Luca Pandolfi, presidente del Comitato dei Sindaci dell’Ambito e assessore alle Politiche sociali del Comune di Pesaro.
«Il nostro territorio non arretra. I servizi e le figure impegnate nella rete antiviolenza si confermano punti di riferimento riconosciuti e affidabili per chi cerca ascolto e protezione».
Le iniziative e il lavoro di rete
Pandolfi ricorda come anche per quest’anno l’Ats1 abbia promosso, insieme a enti e associazioni della provincia, numerose iniziative dedicate alla sensibilizzazione:
«Continuiamo a coinvolgere scuole, istituzioni e realtà sociali per diffondere una cultura del rispetto e della parità. Il nostro percorso condiviso ha trovato nel Centro Antiviolenza e nel Protocollo Virginia due pilastri essenziali».
I dati 2024: richieste in crescita e profili delle donne accolte
Il CAV “Parla con noi”, gestito dall’Ats1 in coprogettazione con Cooperativa Labirinto e in collaborazione con Percorso Donna, conferma un trend in aumento dei nuovi accessi.
«Il fenomeno non diminuisce, ma cresce anche la consapevolezza» – sottolinea Andrea Mancini, coordinatore dell’Ats1. «Sempre più donne riconoscono il CAV come un luogo sicuro e competente».
Chi sono le donne che si rivolgono al CAV?
- 77% italiane, 23% straniere
- Titolo di studio: 83% diplomate o laureate
- Condizione lavorativa: circa il 50% ha un’occupazione
- Stato civile: 40% nubili, 33% coniugate, 25% divorziate, 2% vedove
Delle 249 donne:
- 49 sono arrivate tramite servizi socio-sanitari
- 28 attraverso le forze dell’ordine
- 7 da altri CAV
- 60 tramite rete informale, segnale – evidenzia Mancini – «di una comunità che sa riconoscere la violenza e accompagnare la donna verso i servizi».
Tipologie di violenza e servizi offerti
Tra i 204 nuovi accessi:
- 182 donne hanno subito violenza psicologica
- 129 violenza fisica
- 123 minacce
Servizi erogati:
- 565 ore di colloqui di accoglienza
- consulenza legale (13 donne)
- supporto psicologico individuale e gruppi (47 donne)
- percorsi sociali e Redito di Libertà (89 donne)
- équipe multidisciplinari con i servizi territoriali (26 donne)
Gli autori di violenza
Gli uomini responsabili sono 207, per l’84% italiani.
Quasi tutti hanno un rapporto affettivo con la vittima (partner o ex).
La maggior parte è occupata (60%). Solo due i casi di aggressori sconosciuti.
«La violenza avviene soprattutto nelle relazioni affettive» – ribadisce Mancini.
«Questo rende più complesso il percorso di fuoriuscita e rende centrale il sostegno specialistico del CAV».
Il dato dei minori è particolarmente rilevante: 197 coinvolti, di cui 98 testimoni e 25 vittime dirette.
Le strutture di protezione
Casa Emergenza “IPAZIA”: 88 donne ospitate (54 con figli – 98 minori). Provenienza: 43 forze dell’ordine, 38 servizi sociali/consultorio, 1 CAV, 6 ospedale
Casa Accoglienza “MIMOSA” Percorsi di autonomia per donne e nuclei madre-bambino.
Nel 2024: 6 nuclei madre-bambino e 5 donne sole ospitati; 4 nuclei e 3 donne sole dimessi. A fine anno: 11 persone presenti
I servizi innovativi: “Voci” e “Dico tra noi”
Pandolfi evidenzia l’importanza dei servizi aggiuntivi attivi nell’Ats1:
- “Voci” per minori vittime di violenza assistita
- “Dico tra noi” per uomini autori di violenza
“Dico tra noi” (tel. 342.1093007) nel 2024 ha registrato:
127 contatti, 34 uomini in percorso, 43 in attesa di gruppo.
“Voci” (tel. 349.0598436) ha attivato percorsi per mamme, bambini e adolescenti, coinvolgendo anche alcuni padri.
«Vogliamo offrire risposte sempre più specifiche e corrette per prevenire e contrastare la violenza» – conclude Pandolfi – «promuovendo una cultura fondata su rispetto, dignità e libertà».
Numeri utili
- 1522, numero nazionale antiviolenza e stalking
Attivo 24 ore su 24 – gratuito – multilingue – anonimo - CAV “Parla con noi” – Ats1
Tel. 0721 639014


