Saturday 27 April, 2024
HomeIn evidenzaLa coppa con il pecorino della Vallesina diventa tipicità regionale: inserita tra i PAT

Tra i PAT, la coppa con il pecorino diventa Prodotto della Tradizione. Il commento dei sindaci di Castelbellino, Cupramontana e Monte Roberto

La coppa della Vallesina con il pecorino, che lo scorso anno ha vinto il secondo premio della coppa AIS (associazione italiana sommelier) denominata “La Coppa delle coppe delle Marche”, quest’anno riceverà un altro importante riconoscimento dalla Regione Marche, in quanto sarà inserita tra i PAT, prodotti agroalimentari tradizionali.

Infatti con il decreto del Dirigente del settore competitività delle imprese, n. 466 del 18.12.2023, è stato iscritto nell’elenco dei PAT della Regione Marche, il salume: “coppa della Vallesina con pecorino” che interessa gli ambiti territoriali dei tre comuni della Valle dell’Esino: Cupramontana, Monte Roberto e Castelbellino. Il Decreto sarà poi inviato al Ministero che provvederà ad inserirlo nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

Un bel riconoscimento questo appena ricevuto per un prodotto tipico locale molto particolare. La coppa è un insaccato cotto della salumeria popolare ed è considerato un prodotto povero, anche se, in realtà, è salume ricco di sfumature al gusto e con un’antica storia da raccontare, fatta di usi e varianti regionali. 

La coppa è parte di una tradizione antica, radicata in tutta Italia, peccato che la sua produzione stia diventando sempre più rara in quanto richiede molto lavoro manuale. Nella sua preparazione ci sono molteplici varianti che le conferiscono unicità. Queste piccole differenze sono quelle che caratterizzano i singoli prodotti e la particolarità della Coppa della Vallesina, risalente alla fine del 1800, sta nella presenza del formaggio pecorino grattugiato.

Dagli anni 1960 in molte famiglie il pecorino è stato sostituito con il parmigiano, ma la tradizione di inserire il formaggio grattugiato non è mutata. I tre sindaci dei Comuni coinvolti, hanno manifestato il loro entusiasmo per questo bell’obiettivo raggiunto. Ogni volta che si riscopre un prodotto tipico locale e si valorizza un territorio è un successo.

Il sindaco Stefano Martelli di Monte Roberto spiega come “l’inserimento della Coppa della Vallesina con il Pecorino nell’elenco regionale dei PAT è un riconoscimento alle nostre tradizioni e ai nostri avi che sapevano valorizzare al meglio ciò che avevano a disposizione, ottenendo prodotti  genuini, di alta qualità e gusto”. Il sindaco di Cupramontana, Enrico Giampieri, racconta: “con molto piacere ho appreso l’accoglimento della richiesta da parte della Regione Marche dell’inserimento tra i PAT del prodotto di salumeria storica  denominato “Coppa della Vallesina con il Pecorino”. Un primo passo importante verso la rivendicazione di una tipicità che vuol dire non solo territorio, ma anche capitale umano, specifico di un determinato contesto geografico, e che è il risultato di determinati fattori naturali e umani”. Infine le parole del sindaco Andrea Cesaroni di Castelbellino: “l’inserimento della Coppa con il pecorino tra i PAT della Regione Marche è motivo di grande soddisfazione per Castelbellino. Un obiettivo importante che abbiamo condiviso e sostenuto con ONAS Marche anche a Tipicità 2023. La valorizzazione della Coppa con il pecorino può essere un attrattore per il turismo ambientale ed enogastronomico. La gastronomia ormai svolge la funzione di comunicare una tradizione, di generare valore nel territorio e di attrarre l’interesse dei media con importanti ricadute sullo sviluppo sociale ed economico del territorio”. Tutti i sindaci concordano sull’operato effettuato dal delegato Onas Marche, Flavio Vai, per arrivare a questo importante riconoscimento.

Autore

Cristiana Simoncini

Laureata in Lettere moderne, specializzata in valorizzazione e comunicazione dei beni culturali, è iscritta all’ordine dei giornalisti dal 2007 ed ha collaborato per svariate testate giornalistiche. Autrice di diversi libri di storia locale, è membro del comitato di redazione della Rivista “Quaderni storici Esini”. Attualmente lavora come operatrice di patronato.