In Italia, dove il patrimonio artistico è un tesoro inestimabile, musei come la Galleria degli Uffizi a Firenze, la Galleria Borghese a Roma e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo o il sito archeologico di Pompei ed Ercolano non sono solo custodi della storia, ma veri e propri rifugi per l’anima. Questi spazi, ricchi di bellezza e cultura, sono anche in grado di allentare le tensioni della vita quotidiana.
A dirlo sono le recenti ricerche pubblicate dall’Università di Milano-Bicocca che hanno evidenziato come l’esperienza museale, specie se arricchita da attività interattive quali sessioni di mindfulness, laboratori di arteterapia e visite guidate, possa contribuire significativamente alla riduzione dello stress e dell’ansia. Il progetto ASBA (Anxiety, Stress, Brain-friendly museum Approach) ha coinvolto 350 partecipanti, la Galleria d’arte moderna ed i musei civici della città per tre anni, dimostrando che immergersi in un ambiente ricco di arte e storia stimola una risposta fisiologica positiva: la calma, la riduzione del battito cardiaco e il rilascio di endorfine, gli ormoni del benessere.
L’arte diventa così un ponte tra cultura e salute, capace di offrire un momento di pausa e riflessione, lontano dal caos della vita moderna; una strategia efficace per combattere l’ansia e lo stress, soprattutto in una società dove tali problematiche sono in aumento.
I ricercatori suggeriscono infine che questo tipo di approccio potrebbe essere integrato in programmi di salute pubblica, ampliando l’idea che l’arte e la cultura non siano soltanto strumenti di intrattenimento o educazione, ma anche mezzi di promozione del benessere psicofisico.