Friday 23 May, 2025
HomeCulturaI Māyā Debuttano con “Artifício Fantástico”: viaggio sonoro tra esotismo e visione

ll debut album degli anconetani Māyā è un affascinante mosaico di suoni globali sospeso tra illusione e realtà

Venerdì 23 maggio 2025 segna un’importante data per la scena musicale marchigiana e non solo: esce Artifício Fantástico, l’attesissimo album di debutto dei Māyā, band che si muove tra cinematic post-rock ed exotica. Anticipato dal singolo British Columbia, il disco è disponibile in formato CD deluxe e digitale, pubblicato dall’etichetta Bloody Sound.

Un mosaico sonoro tra illusione e realtà

Artifício Fantástico è molto più di un semplice album; è un’esperienza sensoriale, un viaggio ammaliante che attraversa paesaggi sonori vasti e suggestivi. Dalle atmosfere tropicali ai deserti sconfinati, dalle metropoli notturne alle foreste lussureggianti, i Māyā creano un mosaico di influenze esotiche ed urbane. Con maestria, la band fonde generi come cumbia, calypso, dub, indie elettronico, ambient e world music, dando vita a una stratificazione sonora ipnagogica che si muove tra illusione e realtà.

Ogni traccia del disco è un vero e proprio “artificio”, un microcosmo sonoro capace di trasportare l’ascoltatore in un universo inedito. I Māyā giocano con texture oniriche, riverberi avvolgenti e pulsazioni ritmiche che spaziano dai groove notturni dell’elettronica alle calde suggestioni africane, rendendo ogni momento dell’ascolto unico e coinvolgente.

Contrasti e sogni a occhi aperti

Il concept alla base di Artifício Fantástico ruota attorno a potenti contrasti: il desiderio di esplorazione si scontra con la staticità imposta dalla modernità digitale, la solitudine si intreccia con la condivisione, e la natura selvaggia dialoga con il caos urbano. Attraverso questo album, i Māyā invitano il pubblico a intraprendere un viaggio interiore, a lasciarsi trasportare dalle emozioni più profonde e, soprattutto, a sognare ad occhi aperti.

Riferimenti e cifra stilistica

Il sound dei Māyā evoca le atmosfere ipnotiche di band americane come i Khruangbin e Tommy Guerrero, l’energia evocativa degli Apache e la suggestione cinematografica dei Calexico. A tutto questo si aggiunge un tocco di post-rock che amplifica la dimensione visionaria dell’opera.

Come riassunto dalla band stessa, la cifra stilistica di Artifício Fantástico è caratterizzata da «suoni cristallini e psichedelia soft, armonie che attingono da culture musicali esotiche e una pulsazione soul-funk sempre presente in sottofondo». Un album che promette di far viaggiare la mente e l’anima, tra natura ed emozioni, tra sogno e realtà.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.