Sunday 28 April, 2024
HomeItaliaCultura ItaliaZerocalcare non sarà al Lucca Comics 2023 e c’entra il conflitto tra Gaza e Israele

Non ci sarò perché purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema“. Sono le parole scritte su un post dal fumettista romano Zerocalcare che, sui social, ha annunciato la sua assenza al Lucca Comics 2023.

Così, uno degli ospiti più attesi della storica fiera internazionale che animerà Lucca dall’1 al 5 novembre, prende posizione contro quel “patrocinio” di cui si parla ormai da giorni. L’accordo era stato preso mesi prima dall’inizio dei bombardamenti – è stato precisato – ma il simbolo del paese israeliano affiancato da ministero degli esteri italiani e dal consolato statunitense non piace comunque, soprattutto dopo quanto sta accadendo dallo scorso 7 ottobre.

Si è scusato nei confronti di casa editrice e fan che aspettavano di incontrarlo ma la realtà è, per lui, più importante. Del resto, non è il ruolo dell’artista quello di mostrare, far riflettere su ciò che accade, parlare alle generazioni dei drammi del presente per un futuro migliore?

“Non è una gara di radicalità. Spero che un giorno possano esserci anche fumettisti palestinesi”

Sono stato a Gaza diversi anni fa , scrive il fumettista romano ” conosco persone che ancora ci vivono e persone che ci sono andate per costruire progetti di solidarietà, di sport, di hip – hop e di writing. Quando queste persone mi chiedono com’è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull’opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in spregio del diritto internazionale. io onestamente non riesco a dare una spiegazione“.

In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo, dopo oltre 600 morti civili, uomini donne bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un’invasione di terra, mentre politici sbraitano in tv che Gaza dev’essere distrutta, mentre anche la Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco – il minimo davvero – che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire“.

Quello che sul manifesto è solo un simbolo ” per molte persone a me care rappresenta la paura di non vedere il sole sorgere domattina“. “Non è una gara di radicalità e da parte mia non c’è nessun giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno” “Spero che un giorno – conclude – “possano esserci anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il paese“.

In questo senso, anche se non sarà presente tra le migliaia di visitatori che saranno al Lucca Comics, Zerocalcare fa comunque la sua parte ricordandoci che, al di fuori, c’è anche la realtà drammatica vissuta da Gaza e che l’artista ha anche, il dovere sociale, di prendere posizione.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.