Sunday 12 May, 2024
HomeItaliaAttualità ItaliaSuper multe e carcere fino a tre anni per chi imbratta beni culturali

È la nuova proposta di legge presentata dal senatore di Fratelli d’Italia, Marco Lisei. Prevista una sorta di Daspo monumentale

Guerra contro gli eco – vandali. Fratelli d’Italia ha presentato un nuovo disegno di legge che impone il carcere a chi imbratta i monumenti e i palazzi sottoposti a tutela del patrimonio artistico e culturale.

Nel testo si legge “disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento ed uso illecito di beni culturali o paesaggistici”, presentato dal ministero della Cultura, sotto la direzione del ministro Gennaro Sangiuliano.

Il disegno di legge sarà discusso nel prossimo Consiglio dei ministri che si terrà oggi 11 aprile, e potrebbe portare a delle punizioni più stringenti che chi danneggia beni culturali o ambientali.

Legge arrivata a seguito delle azioni vandaliche nei confronti di diversi monumenti e palazzi storici italiani, da parte di attivisti per il clima. Tra le “vittime” più recenti la fontana di Piazza di Spagna a Roma, riempita con della vernice nera; il Palazzo Vecchio di Firenze che ha visto il primo cittadino, Dario Nardella, impegnato nel ripulire la facciata; il monumento a Vittorio Emanuele a Milano, in Piazza del Duomo, imbrattato di giallo.

Il testo della nuova proposta di legge

Tra i primi firmatari del decreto, il senatore Marco Lisei. La bozza del testo è ancora in fase di perfezionamento, composta da un solo articolo che modifica il decreto-legge numero 14 del 20 febbraio 2017 e all’articolo 635 del codice penale.

Entrando nei dettagli, per chi è stato condannato per vandalismo o danneggiamento volontario di beni culturali è previsto il divieto di avvicinarsi a una distanza inferiore di 10 metri agli edifici sottoposti a tutela. Il divieto si applica sia per condanne definitive che no, e per periodi che vanno da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno.

La trasgressione del divieto comporta una multa che va dai 500 ai 1000 euro. Inoltre, il reato è punibile anche con la reclusione dai sei mesi ai tre anni anche per chi deturpa o imbratta edifici pubblici o di culto ed edifici sottoposti a tutela come beni culturali.

Il diritto di scegliere di compiere azioni di disobbedienza civile non deve essere assolutamente confuso con il non – diritto a compiere azioni vandaliche per porre all’attenzione delle persone questo o quel problema o esigenza”. È quanto si legge nella relazioni illustrativa del senatore Lisei.

La risposta di Ultima Generazione

Pur non citandolo mai, la proposta di legge di FdI fa riferimento agli ultimi episodi che hanno visto coinvolti gli attivisti di Ultima Generazione, i quali hanno subito risposta al nuovo decreto. Simone Ficicchia, portavoce del collettivo, ha dichiarato che tutti sono rimasti “Molto sorpresi nel vedere una maggioranza che, invece di occuparsi della crisi climatica, è sempre più attiva nel promuovere leggi ad hoc per punire azioni non violente messe in campo da persone preoccupate per il futuro di tutti”.

Ficicchia ha poi aggiunto: “Esiste già il reato di danneggiamento che ci è stato anche contestato come ipotesi di reato per le nostre azioni: ma probabilmente questo reato non può essere perseguito in tribunale proprio perché il danneggiamento non c’è mai stato. Per questo si punta a punire l’imbrattamento”.

Per loro il decreto-legge è “molto pericoloso” in quanto rischia di sfociare in una “concezione arbitraria della legge”. “Il Ddl di Fratelli d’Italia non ci ferma e non ci spaventa. Siamo pronti a qualsiasi rischio legale e anche ad andare in carcere”, ha concluso poi l’attivista.

Una risposta forte di FdI che spera di spaventare e mettere a tacere l’attivismo di Ultima Generazione con super multe e reclusione fino a tre anni. D’altra parte, gli attivisti rispondono e non sembrerebbero affatto impauriti.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.