Giallo in casa azzurra, verso le qualificazioni per le prossime Olimpiadi di Parigi del 2024 non sarà il tecnico Mazzanti a vincere il braccio di ferro, bensì la “riserva di lusso” Paola Egonu.
Il caso Mazzanti-Egonu ha tenuto banco per settimane nel mondo della pallavolo femminile. Se con un annuncio a sorpresa, il tecnico della Nazionale aveva deciso senza troppe spiegazioni di tenere in panchina un fenomeno come Paola Egonu, che dopo il bronzo conquistato ai Mondiali ad ottobre 2022 aveva deciso di prendersi un periodo di pausa. La scelta dettata dalle critiche che le sono piovute addosso, tra cui quella di stampo razziale. In una intervista aveva dichiarato di voler aspettare l’estate per capire cosa fare del suo futuro.
La Egonu è stata poi convocata in Nazionale dal tecnico Mazzanti, senza disputare la finale di Nations League. Il tecnico ha deciso di portare la Egonu in panchina, come doppio cambio. Dopo un percorso immacolato, l’Italia femminile si è fermata in semifinale, battuta dalla Turchia al tie-break. Il colpo finale le azzurre lo ricevono dalle olandesi, che conquistano il terzo posto. Alla vigilia di Italia-Olanda si è verificato un duro scontro tra la pallavolista ed il ct, numerosi sono stati anche i colloqui con la Federazione.
L’Italia è tornata a casa a mani vuote. Siamo ad inizio settembre 2023. Nei giorni successivi trapelano voci sulla rottura tra la Egonu e Mazzanti. La voce più autorevole resta al presidente federale Giuseppe Manfredi che ha deciso di guardare al futuro solo al termine del girone di qualificazione a Parigi, elevando un muro su argomenti diversi dalle partite per non turbare ancora di più il clima in vista della partenza per la Polonia delle azzurre. Seppur con le qualifiche ancora da disputare, l’Italia ha buone chance di accedere ai Giochi 2024 eventualmente tramite il ranking.