Sunday 13 July, 2025
HomeItaliaJonathan Milan nella storia: l’Italia torna a vincere al Tour de France

L’attesa è finita! Dopo sei lunghi anni, l’Italia torna a festeggiare una vittoria di tappa al Tour de France grazie a un Jonathan Milan in stato di grazia. Il velocista della Lidl-Trek ha trionfato nell’ottava tappa, da Saint Méen Le Grand a Laval, imponendosi in una volata mozzafiato che ha visto soccombere giganti come Wout Van Aert e Kaden Groves.

Questa vittoria non è solo un successo personale per Milan, che consolida la sua leadership nella classifica della Maglia Verde e si rilancia con prepotenza tra i grandi protagonisti di questo Tour, riscattando le occasioni sfumate nelle tappe precedenti. È un segnale forte per tutto il ciclismo italiano. Ottimi piazzamenti anche per Alberto Dainese (8°) e Vincenzo Albanese (9°), a completare una giornata indimenticabile.

“Oggi eravamo tutti concentrati per questo obiettivo e la squadra è stata veramente brava,” ha dichiarato Milan a caldo ai microfoni RAI, visibilmente emozionato. “Questa vittoria significa tanto per me e anche per l’Italia e domani ci riproveremo.”

Fondamentale per il successo di Milan è stato il lavoro di Simone Consonni, il suo prezioso “pilota” nello sprint finale. Consonni ha tracciato un parallelo tra la vittoria odierna e le dinamiche del quartetto dell’inseguimento su pista: “Avevamo un po’ di amaro in bocca per lo sprint di Dunkerque, oggi abbiamo cercato di non sbagliare nulla e questo successo dimostra che il lavoro paga. Come nell’inseguimento a squadre, se tutti lavorano al meglio i risultati arrivano.”

I complimenti del presidente Dagnoni: “Un segnale forte per il ciclismo italiano”

Al vincitore sono giunti anche i complimenti, a nome di tutto il movimento, dal presidente federale Cordiano Dagnoni. Le sue parole evidenziano un momento particolarmente felice per il ciclismo italiano: “Il giorno in cui Elisa Longo Borghini compie l’impresa sul Monte Nerone e si riprende la Maglia Rosa, Jonathan Milan rompe un digiuno di vittorie al Tour che risale dal 2019.”

Dagnoni ha poi ampliato lo sguardo sulle prestazioni degli azzurri in questo Tour: “Se aggiungiamo anche l’ottima prova di Edoardo Affini nella crono di Caen di qualche giorno fa, la prestazione di Simone Consonni come apripista per Milan, i piazzamenti di Dainese e Albanese, abbiamo segni importanti del ciclismo italiano che deve scontare, nel caso del Tour, anche dell’uscita di scena prematura di Filippo Ganna. Complimenti a tutti loro. Mi auguro che altre soddisfazioni possano arrivare nei prossimi giorni tra Giro Donne e Tour, sarebbe un bel segnale per tutto il movimento.”

Fermignano saluta il Giro d’Italia femminile

Una giornata che rimarrà impressa negli annali dello sport marchigiano. Il Giro d’Italia Women ha infiammato l’entroterra marchigiano, regalando emozioni e spettacolo nella tappa che ha condotto le atlete da Fermignano fino alla vetta del Monte Nerone. Un percorso di 150 chilometri che ha messo alla prova le cicliste tra salite ardite, discese tecniche e paesaggi mozzafiato, culminando a 1395 metri di quota.

Se la vittoria della settima tappa è andata alla talentuosa australiana Sarah Gigante, dimostratasi la più forte in salita, l’impresa che ha fatto sussultare il pubblico è stata quella di Elisa Longo Borghini. Con un attacco nella discesa che precedeva il Monte Nerone, l’azzurra ha preso il comando, superando una fuggitiva e guidando gran parte dell’ascesa finale con una determinazione ammirevole. Solo negli ultimi chilometri la Gigante è riuscita a superarla, ma il distacco accumulato sulla precedente maglia rosa, Marlen Reusser, è stato sufficiente per consegnare a Longo Borghini il primato in classifica generale. Una vera e propria prodezza che le vale la Maglia Rosa.

La tappa ha preso il via da una piazza Garibaldi a Fermignano completamente vestita di rosa per l’occasione, grazie alle numerose iniziative del Comune, culminate in una partecipatissima “colazione rosa”. Il percorso ha poi toccato località suggestive come Urbania, Piobbico, Acquapartita, Moria, Cantiano, Fonte Avellana, Frontone, Cagli e Secchiano, prima di affrontare la temibile ascesa finale al Nerone, caratterizzata da ben quattro gran premi della montagna.

Un entusiasmo contagioso ha accompagnato le atlete lungo tutto il tragitto, con migliaia di persone a bordo strada pronte a incitarle. Sul Monte Nerone, poi, il traguardo si è trasformato in una vera e propria festa, con numerosi appassionati saliti in vetta per vivere l’arrivo da protagonisti, rendendo questa giornata indimenticabile per il ciclismo e per le Marche.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.