Quattro intensi giorni di gare per il mondo europeo del paraciclismo. Gli Europei ospitati da Rotterdam, in Olanda, si sono conclusi ieri con l’Italia che ha portato a casa 14 titoli continentali, 9 medaglie d’argento e 10 di bronzo, confermando la sua presenza ai vertici del movimento internazionale.
A dominare le prime ore di gara della categoria WH1, l’atleta Giorgio Farroni che domina sullo spagnolo Carcia Abella con oltre 2′ di distacco. Nel breve spazio di un’ora testa a testa azzurro dove Luisa Pasini si afferma sull’atleta Veronica Frosi.
Podio completamente azzurro anche nella categoria WH2 con Roberta Amadeo davanti a Simona Canipari e Angela Procida.
Francesca Porcellato torna al successo dopo una lunga serie di piazzamenti nella WH3, superando in volata la tedesca Annika Zeyen e la slovacca Anna Oroszova.
Nella categoria WH4 è Giulia Ruffato a vestire la maglia dell’Unione, anche in questo caso in un arrivo all’ultima ruota con la norvegese Suzanna Tangen e l’olandese Jenette Jansen.
Azzurri protagonisti anche nelle gare maschili del pomeriggio dove Fabrizio Cornegliani (MH1) si porta a casa la maglia dell’Unione davanti all’austriaco Bachmaier e al ceco Jahoda. Nella MH2 Luca Mazzone raccoglie un bronzo, finendo la sua gara a 5’35 dal dominatore di giornata, il francese Jouanny.
Settimo e ottavo posto rispettivamente per Diego Colombardi e Tiziano Monti nella categoria MH5.
Gran finale e ottimo gioco di squadra nell’ultima gara, categoria H3, vinta da Davide Cortini che in volata brucia il tedesco Merklein. Sul terzo gradino del podio sale Mirko Testa, già campione del mondo una settimana fa proprio grazie allo stesso gioco di squadra che oggi ha premiato Cortini.
Il dominio azzurro si concretizza anche nel quarto posto di Martino Pini e il quinto di Federico Mestroni.
“I risultati dei Mondiali e poi di questi Europei confermano la bontà del percorso intrapreso. – ha commentato il presidente della FCI Cordiano Dagnoni – Il livello delle gare e di partecipazione in questi ultimi anni nel paraciclismo si è alzato notevolmente, con l’ingresso di un sempre maggior numero di nazionali e paratleti. Nonostante si sia alzata l’asticella, però, il nostro movimento resta ai vertici ed anzi riusciamo ad essere competitivi in categorie e settori in cui non eravamo presenti da tempo. A parte le medaglie, che fanno sempre piacere, arrivano soprattutto indicazioni importanti in ottica Paralimpiadi, che ci permettono di guardare ai prossimi mesi con fiducia.”