6 anni e mezzo di carcere; questa la condanna decida dai giudici del Tribunale di Milano nei confronti del trapper Shiva, all’anagrafe Andrea Arrigoni, al termine del processo con rito abbreviato.
Il giovane era stato condotto in carcere lo scorso 26 ottobre con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di armi dopo una sparatoria avanti alla sua Casa discografica avvenuta nel luglio precedente. L’episodio era stato ricondotto a “contrasti tra giovani gravitanti nel mondo rap/trap milanese“. Giunti sul luogo della sparatoria, i militari avevano trovato uno solo dei ragazzi feriti che, sfiorato dal proiettile, aveva rifiutato il ricovero. Il secondo ragazzo era stato invece costretto a presentarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate dove aveva solamente detto di essere stato ferito da cinque individui sconosciuti.
La versione del ragazzo era stata poi smentita dai video di sorveglianza che mostravano i due ragazzi incappucciati dare il via al raid al quale Shiva aveva risposto impugnando la pistola. I due uomini feriti erano affiliati al rapper milanese Rondo Da Sosa.