La droga proveniva dall’America Latina, viaggiando su navi fino a Genova, dove veniva smistata in altre città italiane. Il pagamento dei corrieri in soldi o cocaina
L’operazione è scattata all’alba di oggi, quando il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri,
insieme ai militari dell’Arma territoriale di Genova, Como e Reggio Calabria, ha dato esecuzione
ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice
per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, nei confronti di ventidue persone, tra cui uno
di nazionalità dominicana, due di nazionalità colombiana, sette di nazionalità albanese.
Sei di loro sono stati arrestati con l’accusa di essere componenti di una associazione per delinquere,
operativa dal 2014 a Genova, nonché a Panama, in Colombia e Venezuela per il traffico di droga.
La droga, grandi quantità di cocaina, partiva in nave dall’America Latina diretta al porto di Genova, dove una volta recuperata con la collaborazione di lavoratori operanti negli scali portuali cittadini, veniva rivenduta e fornita anche ad altri gruppi di spacciatori. I compensi per i servizi di smistamento della droga venivano pagati in soldi o cocaina. Fruttavano a chi aiutava la banda a far scendere i carichi e smistarli, il 20 % del valore commerciale della droga.
A dirigere tutte le operazioni era Gabriele Puleo. Aveva a disposizione una rete importante di contatti con
organizzazioni di narcotrafficanti sudamericani. Era stato arrestato nel 2015, durante il sequestro di circa 150 chili di cocaina che cercava di recuperare dalle navi con l’aiuto di Giuseppe Bellocco, all’epoca latitante, ma aveva continuato a organizzare il traffico di droga da Colombia e Repubblica Dominicana, grazie all’aiuto di alcuni collaboratori come Marco Cuoco e Vincenzo Puleo. La droga andava da Genova a Parigi ed Amsterdam.
Il pagamento dello stupefacente era effettuato attraverso un metodo di interposizione consistente nella
consegna del contante ad un intermediario in Italia, indicato dai fornitori, il quale si occupava della
rimessa a questi ultimi, avvalendosi di canali extrabancari e consegnando ricevuta agli acquirenti.
Sono nove gli episodi contestati di importazione di cocaina da Colombia, Repubblica Dominicana, Panama, connotati dalla transnazionalità, complessivamente per circa 670 kg e un valore commerciale
di 25 milioni di euro.
Oltre a ciò, ben 38 episodi di detenzione e cessione di droga (per due di questi viene contestata l’aggravante di cui all’art. 416 bis.1 cp ed in particolare la finalità di agevolare l’attività della cosca di
ndrangheta Bellocco).
L’organizzazione aveva a disposizione un vero e proprio arsenale: numerose pistole e una bomba a mano, una mitragliatrice, due fucili d’assalto e alcune riproduzioni del Kalašnikov, pistole semiautomatiche, un revolver.
Il VIDEO dell’operazione a questo LINK