Primo caso in Europa, che gli ideatori di Instagram e Facebook abbiano tirato troppo la corda?
Primo caso in Europa, che gli ideatori di Instagram e Facebook abbiano tirato troppo la corda?
Meta, holding proprietaria di Facebook e Instagram, oltre che di WhatsApp, ha da poche ore comunicato di non aver raggiunto un accordo con la Siae per il rinnovo della licenza sul diritto d’autore.
Cosa succederà? Nelle prossime 48 ore saranno rimossi o silenziati tutti i contenuti (reels e video) contenenti tracce protette da Copyright.
Secondo fonti certe, sembra non ci sia stata una sufficiente trasparenza nella trattativa da parte di Mark Zuckerberg: la richiesta della Siae di quantificare i ricavi provenienti dai contenuti con “colonna sonora” tutelati, per stabilire al meglio la somma necessaria a compensare autori ed editori, sembra sia stata declinata da Meta, che afferma di non fornire verticalizzazioni nazionali sul proprio giro d’affari.
Il tutto ha innalzato un muro, sembra, infrangibile. Più che una questione economica, (passata in secondo piano), pare ci sia stata una sensibile divergenza di approcci.
Il caso italiano, rischia di diventare di fama internazionale, perché il mancato accordo con Siae è unico a livello europeo. La posizione di Meta puntualizza sul fatto che la tutela dei diritti d’autore è per loro una priorità, ed è per questo motivo che hanno deciso di rimuovere i brani del repertorio Siae dalla loro libreria musicale.
La Siae, controbatte, invece, affermando che le è stato chiesto di accettare una proposta unilaterale, a prescindere da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio.
Ci auguriamo che presto Meta e Siae trovino un accordo, nell’interesse musicale e discografico italiano.