Saturday 27 April, 2024
HomeItaliaAttualità ItaliaMaternità surrogata, proposta di legge del centrodestra per rendere il reato universale

La maggioranza dell’esecutivo unita per permettere alla giustizia italiana di perseguire il reato anche se avvenuto all’estero: reclusione fino a 2 anni e multa fino a un milione di euro

Entra nelle Aule la battaglia dei partiti di centrodestra contro la maternità surrogata. La pratica non è consentita sul suolo italiano, ma da qualche giorno è tornata al centro del dibattito politico la possibilità di renderla “universale”.

Nella giornata del 21 marzo, la commissione Giustizia della Camera ha deciso, infatti, di calendarizzare le proposte di legge della maggioranza di centrodestra: accorpate quelle di Lega e Forza Italia al testo con prima firma della deputata, Carolina Varchi, FdI.

Le proposte non prevedono l’introduzione di un nuovo reato che è già previsto dal nostro ordinamento. Piuttosto, vorrebbero rendere il reato di surrogazione di maternità (o gestazione per altri) “universale”, in modo che la giustizia italiana possa perseguire quei genitori che hanno fatto ricorso alla pratica anche all’estero.

“Tutto il centrodestra è d’accordo nel rendere la maternità surrogata reato universale: le diverse proposte sono sovrapponibili”, ha affermato la deputata Varchi.

Cosa dice la legge?

La legge 40/2004 già vuole che “chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600 mila a un milione di euro”. Allora perché oggi non vengono perseguiti genitori che diventano tali attraverso gestazione per altri?

La risposta sta nella giurisdizione che ogni Stato può esercitare su quei reati commessi nel proprio territorio nazionale o ai danni di propri cittadini. Ci sono, però, delle eccezioni, tra cui compare quella di “giurisdizione universale”. Questo principio presume che alcuni reati siano rilevanti da poter essere perseguiti in tutti i Paesi del mondo.

Di solito, parliamo di crimini estremamente gravi quali tortura, genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità. Il centrodestra, quindi, punta a considerare tra questi anche quello di maternità surrogata, in modo che le aule giudiziarie italiane possano processare genitori di figli nati con l’utilizzo di questa pratica.

La risposta delle opposizioni

Il dibattito tocca i fondamentali diritti civili ruotanti attorno alla maternità surrogata. Per le opposizioni si tratterebbe di una strategia del centrodestra: distrarre l’opinione pubblica da due iniziative della maggioranza. La prima legata all’interruzione delle registrazioni all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali. La seconda, invece, è la bocciatura (del centrodestra) della proposta di regolamento europeo per il riconoscimento comunitario dei certificati di filiazione rilasciati in uno dei Paesi membri.

Perciò, affermano le opposizioni, si sta facendo leva sulla maternità surrogata per colpire in generale le famiglie omogenitoriali.

Rabbia proviene soprattutto dal Partito Democratico. Elly Schlein sarebbe la prima spina nel fianco contro la proposta del centrodestra, rappresentante un nuovo volto Dem vicino ai principali diritti civili, dichiarandosi a favore della gestazione per altri.

Dal Terzo polo, Calenda afferma di avere sulla maternità surrogata la stessa posizione del governo.

“Va bene la tutela ai figli delle coppie gay, ma sulla maternità surrogata siamo pronti a votare con Giorgia Meloni”, ha affermato la deputata Mara Carfagna.

Dall’altra parte, chi tace, cercando di evitare posizione è il M5S. Giuseppe Conte appare intenzionato a guardare al mondo cattolico, rispetto ad un avvicinamento alle posizioni della Schelin nella battaglia per la maternità surrogata. Testimoniato anche dalle sue parole di risposta agli studenti della Luiss che gli avevano chiesto se fosse favorevole o meno: “No, mi mettete in imbarazzo, evitiamo”.

Il cambio faccia del Pd

Ma è doveroso ricordare che proprio lo stesso Partito Democratico, proclamò (a tempo debito) un primo emendamento – a prima firma Giampiero Dalla Zuanna – a proporre di alzare fino a 12 anni di carcere e a un milione di euro le pene per “chiunque organizza, favorisce o pubblicizza la pratica di surrogazione della maternità”.

Non solo, nel lontano 2016, i cattolici Dem, emendarono il ddl Cirinnà, provando ad estendere la punibilità delle pratiche di maternità surrogata anche al di fuori dei confini nazionali. Esattamente come propone oggi il centrodestra, sette anni più tardi.

Oggi, la proposta di legge è incardinata in Commissione Giustizia della Camera. La prossima settimana partirà il confronto.

Tema delicato che dev’essere gestito con cautela. Considerare universale un “reato” come quello di maternità surrogata significherebbe mettere la stessa pratica sullo stesso piano di tortura, crimini di guerra, crimini contro l’umanità o genocidio.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.