11 anni da latitante, immortalato a Corfù in una foto durante i festeggiamenti per lo scudetto. Carabinieri arrestano “colletto bianco” del clan Contini. Dovrà scontare 14 anni di reclusione
Vincenzo La Porta, 60enne di Napoli, è uno degli scritti alla lista dei latitanti pericolosi del Ministero dell’Interno. Vicino al clan Contini e parte del cartello criminale “Alleanza di Secondigliano”, La Porta è un fantasma da 11 anni. O almeno lo era, fino a che la sua amata Napoli non ha portato a casa lo scudetto.
Da buon cittadino partenopeo infatti, Vincenzo quel 4 maggio non poteva non festeggiare la vittoria e, con tanto di sciarpa azzurra tra le mani, è uscito allo scoperto in un ristorante di Corfù, dove è stato immortalato da una foto.
Insieme alle forze di polizia greche e una serie di attività di pedinamento e analisi di attività finanziarie e sui social svolte negli anni dal Comando dei Carabinieri di Napoli, i militari hanno bloccato La Porta in strada mentre si muoveva sull’isola in sella al suo scooter.
Ora si trova in un carcere greco, in attesa di estradizione. Nel corso degli anni di latitanza il 60enne è stato condannato in contumacia, ritenuto il promotore di un’associazione a delinquere dedita da anni alla sistematica evasione fiscale, alla frode fiscale e a truffe in danno di fornitori esteri.
Dovrà scontare 14 anni e 4 mesi di reclusione, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso proprio dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli.