Thursday 9 May, 2024
HomeItaliaAttualità ItaliaUn giovane italiano su 4 è a rischio povertà

Lo dicono i dati Eurostat, il 6% dei giovani under 30 in Europa è in stato di grave deprivazione. L’Italia al quinto peggior posto nel continente. In Europa, il tasso di rischio povertà è stato più elevato per i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni rispetto alla popolazione totale

Un giovane italiano su 4, tra i 15 e i 29 anni (poco meno del 25%) è a rischio povertà. È quanto emerge dagli ultimi dati Eurostat dell’Unione Europea, aggiornati al 2021. In Europa, la percentuale scende al 20% (circa). La percentuale Ue per l’intera popolazione è al 17%, mentre nella Penisola è al 20%.

Le ultime rivelazioni Eurostat pongono il nostro Paese al quinto posto della classifica – partendo dal basso – dei paesi dove la vita degli under 30 è più “dura”. Nel 2021, il tasso di rischio povertà, in Europa – spiega Eurostat – è stato più elevato per i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni rispetto alla popolazione totale. Parliamo di un 20,1% rispetto al 16,8%, una differenza di 3,3 punti percentuali.

Percentuali degli altri Paesi Ue

Si tratta di percentuali ben diverse tra i Paesi del Vecchio Continente: tra i paesi comunitari – spiega l’Istituto di statistica europeo – la percentuale più elevata di giovani gravemente e socialmente svantaggiati nel 2021 è stata registrata in Romania (23,1%), seguita da Bulgaria (18,7%) e Grecia (14,2%).

Percentuali inferiori al 3% in 11 dei 26 Stati membri con i dati disponibili: Lussemburgo, Polonia, Svezia, Cipro, Cechia, Paesi Bassi, Croazia, Slovenia, Finlandia, Austria ed Estonia. Sempre in Europa, nel 2021, il tasso di povertà materiale e sociale tra i più giovani (sempre under 30) è stato del 6,1%, mentre il tasso di deprivazione materiale e sociale tra la popolazione totale (cioè tutte le persone che vivono in famiglia) è leggermente più elevato, pari al 6,3%.

Differenze più evidenti in Lettonia (23,4% della popolazione totale a rischio povertà rispetto al 17% dei giovani), Malta (16,9% rispetto all’11,3%), Estonia (20,6% rispetto al 15,7%) e Croazia (19,2% rispetto al 14,7%).

Cosa intende Eurostat per “deprivazione”?

Quando parliamo di “deprivazione”, Eurostat intende l’incapacità di far fronte a spese impreviste o di permettersi di pagare una settimana di ferie fuori casa. Ma anche la capacità di far fronte ai cosiddetti “arretrati”, ad esempio su mutuo, affitto o bollette. Eurostat prende in esame anche la capacità di permettersi un pasto a base di carne, pollo, pesce o vegetariano o di mantenere la casa in modo adeguato. Oltre ad avere un auto per uso personale.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.