Friday 8 August, 2025
HomeItaliaCronaca ItaliaFermato il figlio della donna morta a Polesine Zibello: è accusato di omicidio pluriaggravato

PARMA – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Parma hanno eseguito un decreto di fermo a carico di R.B., un cittadino indiano di 51 anni, gravemente indiziato dell’omicidio pluriaggravato della madre, G. K. La donna, residente a Polesine Zibello, è deceduta a seguito di un’emorragia cerebrale con segni di trauma esterno.

L’indagato è accusato di aver picchiato ripetutamente la madre, causandole le lesioni che ne hanno provocato la morte. Secondo le indagini, l’omicidio sarebbe avvenuto nel contesto di una lunga serie di maltrattamenti in famiglia.

Dalle indagini alla svolta

L’allarme per le condizioni della donna era stato lanciato la mattina del 4 agosto, quando un’ambulanza del 118, chiamata proprio dal figlio, era intervenuta per soccorrere la signora, che versava in stato comatoso a causa di un presunto malore. La vittima era stata trasportata d’urgenza all’Ospedale Maggiore di Parma, dove è deceduta nel pomeriggio.

Le indagini sono scattate solo dopo la comunicazione del decesso da parte della Direzione Sanitaria dell’A.S.L., poiché durante i primi soccorsi non era stata allertata alcuna forza di polizia. Il Pubblico Ministero di Parma ha immediatamente attivato un’articolata squadra investigativa, composta da Carabinieri di diverse stazioni, che ha lavorato ininterrottamente per 36 ore.

I dettagli dell’indagine

Le prime informazioni sono state raccolte dai soccorritori del 118, che hanno descritto un quadro inquietante:

  • La donna presentava lividi e un occhio nero, oltre a un taglio e a segni di traumatismi pregressi.
  • Il figlio, l’attuale indagato, aveva dichiarato che la madre era caduta circa due settimane prima.
  • In casa era scoppiato un litigio tra le persone presenti e, attraverso un conoscente al telefono, un testimone aveva chiesto l’intervento dei carabinieri, affermando che la donna era stata picchiata.

In ospedale, una TAC ha confermato l’emorragia cerebrale e la presenza di un’avulsione dentaria. Inoltre, i vicini hanno riferito di frequenti liti e urla provenienti dall’abitazione.

Le indagini hanno svelato un complesso quadro di conflittualità familiare. La vittima, giunta in Italia da circa 10 mesi, si era schierata apertamente in difesa della nuora, a sua volta vittima di abusi da parte del marito. Questa situazione aveva scatenato la violenza del figlio, spesso incline all’abuso di alcol, che sottoponeva la madre a maltrattamenti e violenze quasi quotidiane. La donna aveva addirittura espresso il desiderio di tornare in India per paura di essere uccisa.

Lultimo atto di violenza e il tentativo di fuga

Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’ultimo atto di violenza, ritenuto all’origine del decesso, sarebbe avvenuto il 2 agosto 2025. L’indagato avrebbe colpito violentemente la madre alla testa, causandole le lesioni che, due giorni dopo, le sarebbero state fatali.

L’esame esterno preliminare del cadavere ha confermato un “quadro di natura traumatica, polidistrettuale”, con lesioni compatibili con il colpo al capo. L’autopsia, che verrà eseguita a breve, fornirà ulteriori dettagli.

Il decreto di fermo è stato emesso anche per il pericolo di fuga: dopo il decesso della madre, l’uomo ha cercato di sviare le indagini e si è allontanato dalla provincia di Parma, rendendosi irreperibile per diverse ore.

L’accusa di omicidio è aggravata dal fatto che il reato è stato commesso nei confronti di un’ascendente e nel contesto di maltrattamenti abituali in famiglia.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.