Friday 19 April, 2024
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Allarme lanciato dal comune di Ravenna e dall’Ausl: le acqua stagnanti sono un problema sanitario, contengono sostanze chimiche, rifiuti agricoli o industriali e sono contaminate da reflui proveniente dai sistemi fognari

Nuovo allarme in Emilia-Romagna, lo lanciano il comune di Ravenna e l’Ausl. Le acque stagnanti provengono “da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute“, è quanto si legge nella nota delle Aziende Sanitarie Locali. Rischio, quindi, di contaminazione.

Indicazioni vengono date ai volontari che, in queste settimane, stanno lavorando tra acqua e fango: indossare sempre stivali o calzatura robusta per protezione, evitare ciabatte e infradito e che i bambini giochini col fango e con l’acqua. Inoltre, indossare guanti e aver cura di lavare bene le mani con sapone e acqua corrente. Per quanto riguarda i vestiti contaminati da fango e liquami, questi devono essere lavati con acqua calda.

Raffaella Angelini, direttrice del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl, ha spiegato in un’intervista al quotidiano Il Resto del Carlino cosa è presente nelle acqua alluvionali. Rassicurando, innanzitutto, che non c’è un allarme sanitario e non ci sono casi di malattia, l’Angelini sostiene la contaminazione dei liquidi.

“Da tutto ciò che si trova, o trovava, nelle strade oppure sotto le strade: intendo veicoli finiti a mollo, poi il sistema fognario, le carcasse di animali. Ci sono tanti fattori che possono pregiudicare la qualità dell’acqua”. Inoltre, i germi possono essere causa di tutte le malattie infettive che hanno circuito fecale-orale, come salmonellosi, epatite A, ha tenuto a precisare l’Angelini.

Raccomandati anche i vaccini, l’Angelini spiega come non siano obbligatori, ma l’antitetanica è comunque raccomandata. Vaccinazioni che sono già in programma venerdì a Conselice, nella casa della comunità. Operazioni analoghe che l’Angelini spera si possano anche programmare “a Sant’Agata e Solarolo, utilizzando i mezzi che sono lì o con un camper”.

Problemi all’aria, invece, non ce ne sono: “No, se l’acqua non produce un effetto aerosol nelle zone allagate. Può esserci un problema, ad esempio, in uno scantinato con del fango secco”. Tornando ad essere raccomandate le mascherine: “meglio usare una Ffp2 e proteggere gli occhi con una visiera“.

Altri pericoli sono segnalati dalla Regione, come le infezioni gastrointestinali: “Quando l’alluvione impatta sul sistema fognario c’è un maggiore rischio. Le infezioni si manifestano con diarrea e vomito. Non bisogna toccarsi naso e bocca con le mani sporche di fango“. L’acqua stagnante, infatti, potrebbe con il passare dei giorni dare origine a muffe e spore pericolose per la salute. Necessario, quindi, evirare il contatto tra ferite ed acqua infetta.

L’Asl dell’Emilia-Romagna fa sapere che nelle zone dove l’acqua fa fatica a defluire – ad esempio a Conselice dove il paese è ancora allagato – non c’è allarme sanitario. Luca Lucentini, direttore del reparto Qualità dell’acqua e salute dell’Iss, ha spiegato come “al momento non sussistono situazioni di allarme sanitario”.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.