Wednesday 16 October, 2024
HomeItaliaCronaca ItaliaVino contraffatto, sei arresti e sedici perquisioni in Europa

Operazione dei Nas, le etichette false prodotte in Italia venivano consegnate ad un russo a Malpensa, poi usate nei mercati mondiali

Nella mattinata del 26 settembre 2024, i Carabinieri hanno eseguito sei mandati di arresto europeo e sedici perquisizioni nei confronti di componenti di una organizzazione criminale transnazionale dedita alla contraffazione e commercializzazione di bottiglie di vino di altissimo pregio prodotte da note case vitivinicole francesi.

Le operazioni, eseguite nelle province di Torino, Monza, Cuneo, Roma e Bologna, dai Carabinieri del NAS di Torino, coordinati dalla locale Procura della Repubblica e coadiuvati in fase esecutiva dai militari del Comando CC. Gruppo Tutela Salute di Milano e dell’Arma competente per territorio, derivano da diversi ordini europei di indagine penale emessi dalla magistratura Francese ed eseguiti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano.

Le autorità italiana e francese hanno smantellato un’attività dedita alla contraffazione di vino di grande valore economico, anche di 15.000 euro a bottiglia, che venivano vendute ad ignari commercianti a prezzo di mercato. Alla guida dell’organizzazione, un soggetto di nazionalità russa, che si avvaleva della collaborazione di alcuni titolari di tipografie operanti nel territorio italiano, ai quali commissionava periodicamente la realizzazione di etichette e tappi contraffatti, da apporre, successivamente, sulle bottiglie di vino, da commercializzare nel remunerativo mercato del vino di pregio.

Spesso lo scambio delle etichette falsificate avveniva presso l’Aeroporto di Malpensa, dove il
russo le riceveva dai collaboratori, per poi portarle all’estero ed utilizzarle in altri mercati mondiali.

Nel corso delle operazioni sono state sottoposte a sequestro etichette e bottiglie di vino contraffatte, dispositivi informatici e telefonici degli indagati, denaro ed altri beni di valore, nonché documentazione ritenuta estremamente utile alle indagini.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.