Friday 22 November, 2024
HomeItaliaCronaca ItaliaVerona, smantellato traffico di cuccioli di Bouledogue

L’Operazione “Ghost Kennel” smantella traffico di Bouledogue francese. Cuccioli dalla Romania commerciati in tutta la Penisola.

I Carabinieri Forestali del Nucleo CC CITES di Venezia con la collaborazione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Verona, hanno smantellato un fiorente traffico di cuccioli di razza Bouledogue francese proveniente dalla Romania, radicatosi in provincia di Verona ma con diramazioni su tutta la Penisola.

Il nome dell’operazione “Ghost kennel” significa “allevamento di cani fantasma“, proprio come quello del rivenditore veronese che affermava come i cuccioli provenissero da un suo allevamento in Romania, naturalmente inesistente.

Attualmente, l’operazione ha portato al rinvio a giudizio quattro persone, cittadini rumeni ed italiani coinvolti nel traffico dei cuccioli tra i due paesi.

Il traffico tra Romania e Italia, passaporti falsi e vendita online

La strategia criminale consisteva nel traffico e la commercializzazione degli animali privi di qualsiasi documento che ne permettesse la tracciabilità, identificati con Passaporti PET falsi emessi da un veterinario complice dell’operazione, operante dalla Romania.

Nella compilazione del passaporto, in alcuni casi veniva attestata la presenza del microchip che in realtà non veniva inoculato ma accantonato per un utilizzo successivo, in altri casi il cucciolo veniva sì microchippato ma risultavano falsamente attestate la data di nascita, le vaccinazioni e le altre prestazioni sanitarie.

Questo consentiva, da un lato, di poter riutilizzare il passaporto anche in caso di morte del cucciolo prima dell’arrivo a destinazione, inoculando solo successivamente il microchip ai cani sopravvissuti, dall’altro di poter movimentare il cane anche prima dei tre mesi, senza effettuare le vaccinazioni obbligatorie per legge (in primis l’antirabbica) ed evitare i relativi costi.

La proposta di vendita avveniva su siti online. È dopo l’acquisto di un cane da uno di tali siti che una privata si è resa conto della truffa, in quanto né la razza né il cucciolo corrispondevano alla foto pubblicata.

La denuncia della donna al Nucleo CC Cites di Venezia ha dato inizio alle indagini nel luglio 2020. Le indagini hanno portato alla luce numerosi altri annunci, proposti da nomi di fantasia (Alberto, Andrea, Cristina, Elena, Luca, Massimo, Max, Mirko e Michele) in varie città d’Italia, che proponevano cuccioli di razza Bouledogue francese a partire da 500 fino a 800 euro, a seconda del colore del mantello.

Le indagini in seguito hanno portato all’individuazione del rivenditore veronese e alla perquisizione dell’abitazione dove i militari hanno rinvenuto passaporti di emissione rumena non ancora utilizzati, fotocopie di carte di identità di soggetti stranieri, farmaci veterinari, in particolare oltre 40 fialette di vaccinazioni pronte per essere somministrate e fialette già usate, insieme siringhe con microchip pronte per l’inoculazione ai cuccioli sopravvissuti al viaggio dalla Romania.

Le conversazioni tra gli imputati hanno infine permesso di smantellare il traffico fisico dei cuccioli, individuando i mezzi di fortuna dedicati al trasporto dei cuccioli, i corrieri che si occupavano del viaggio, i luoghi di consegna ed i luoghi dove venivano smaltiti i cani che non riuscivano a sopravvivere.

Nelle sole 7 ULSS del Veneto, i cuccioli sanciti all’anagrafe canina illegalmente entrati in Italia sono oltre 50 in un anno di attività, ma numerosi altri esemplari sono stati iscritti in varie province d’Italia, fino in Umbria, Lazio e Sicilia.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.