L’inchiesta è partita da controlli sulle farmacie pontine, dove i Carabinieri avevano notato un aumento sospetto di ricette false
Latina – Un’imponente operazione all’alba, condotta dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Latina, ha portato allo smantellamento di una vasta rete di spaccio attiva tra i comuni di Latina, Cisterna di Latina e Sermoneta. L’indagine, scattata a ottobre 2023, ha svelato un doppio canale di traffico illecito: da un lato la vendita di farmaci oppiacei, dall’altro lo spaccio di cocaina.
Su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Latina, i militari hanno dato esecuzione a nove ordinanze di custodia cautelare: cinque in carcere e quattro agli arresti domiciliari. All’operazione hanno partecipato anche il NAS di Roma, il Comando Provinciale di Latina, il Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare e le unità cinofile.
Dalle farmacie al mercato nero: il doppio business della droga
L’inchiesta è partita da una serie di controlli sulle farmacie pontine, dove i Carabinieri avevano notato un aumento sospetto di ricette false per farmaci a base di ossicodone, un potente antidolorifico oppioide. L’ossicodone, usato in medicina per trattare dolori intensi, è noto per il suo alto potenziale di dipendenza e per gli effetti euforizzanti che lo rendono una droga molto richiesta sul mercato illecito.
Gli indagati riuscivano a procurarsi i farmaci in diverse farmacie delle province di Roma e Latina, usando ricette contraffatte e documenti di identità falsi. Tra ottobre 2023 e febbraio 2024, il gruppo avrebbe sottratto circa duemila compresse, rivendendole a circa 15 euro l’una. Si stima un profitto illecito di oltre 30 mila euro in soli quattro mesi.
Le indagini, supportate da intercettazioni telefoniche e videoriprese, hanno poi scoperto che l’organizzazione non si limitava al traffico di farmaci. Alcuni membri smerciavano anche cocaina, gestendo di fatto due canali di distribuzione paralleli e raddoppiando i profitti.
Sequestri e pericoli per la salute pubblica
Nel corso delle perquisizioni, i Carabinieri hanno sequestrato una quantità significativa di materiale, tra cui:
- Circa 25 grammi di hashish e diverse dosi di marijuana.
- Ricette mediche false e diverse confezioni di farmaci a base di ossicodone.
- Un telefono cellulare e un computer contenenti file per la creazione di ricette contraffatte.
- Un iPhone con immagini di un documento d’identità falso, probabilmente usato per l’acquisto dei farmaci.
Le attività illecite del gruppo, oltre a generare ingenti guadagni, rappresentavano un grave pericolo per la salute pubblica. La diffusione incontrollata di farmaci oppiacei, destinati a uso strettamente medico, espone infatti a seri rischi di overdose, dipendenza e danni irreversibili per chi li assume senza il controllo di un medico.
Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vige la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.