Sono 18 gli indagati che stamattina sono stati raggiunti dai Carabinieri per l’esecuzione di misure cautelari promosse dal GIP di Palermo. I pusher erano anche minorenni e lavoravano con turni giornalieri. Oltre 5mila euro a giorno dallo spaccio
Alle prime ore di stamattina, nella città di Palermo, i militari del Comando Provinciale Carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 18 indagati (15 in carcere, 3 obblighi di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria).
Le indagini, condotte da giugno a settembre del 2021 dai carabinieri delle Stazioni di Acqua dei Corsari e di Brancaccio, hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine ai reati di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Grazie anche all’ausilio di telecamere nascoste nei luoghi dello spaccio, gli inquirenti hanno ricostruito le attività nel quartiere Sperone. In particolare sarebbero tre le piazze dello spaccio, tutte vicino alle scuole, dove si smerciavano hashish, cocaina, crack e marijuana, avvalendosi di pusher, talvolta anche minorenni.
L’attività era ben organizzata, sin dall’approvvigionamento della droga, fino alla distribuzione dei soldi dell’attività di spaccio. I pusher, anche minorenni, avevano “turni di lavoro” durante tutta la giornata.
Ecco alcuni numeri dell’operazione antidroga allo Sperone. 36 indagati, di cui 18 destinatari di misura cautelare e 4 minorenni, tutti già noti alle forze dell’ordine; un volume di affari di circa 5000 euro giornalieri; oltre 9 mila cessioni di sostanza stupefacente; oltre 150 persone provenienti dal territorio dell’intera provincia segnalate alla competente Prefettura come assuntori di stupefacenti; 3 persone arrestate in flagranza di reato e 6 denunciate; oltre 1 kg e mezzo di droga (cocaina, crack, hashish e marijuana) sequestrato.