Thursday 21 November, 2024
HomeItaliaCronaca ItaliaOperazione “Batticuore” a Catanzaro, sospesi un medico e due infermieri del Dulbecco

L’accusa che grava sui dipendenti del reparto oculistica dell’ospedale e su un imprenditore di dispositivi medicali è di peculato, truffa ai danni dello Stato e autoriciclaggio

Sono stati sospesi per 12 mesi, in virtù di un’ordinanza del GIP di Catanzaro, un dirigente medico e due infermieri, tutti dipendenti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Renato Dulbecco”. C’è poi il ruolo di un imprenditore cosentino, operante nel settore medicale, per il quale il GIP ha disposto il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale.

Sequestrati anche due immobili nella disponibilità di uno degli indagati. Sono finiti nei guai anche altri tre soggetti per favoreggiamento.

A condurre le indagini il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/Gruppo Tutela Spesa Pubblica della Guardia di Finanza e dal NAS dei Carabinieri di Catanzaro. Numerose le intercettazioni e le perquisizioni eseguite, che hanno permesso di ricostruire un quadro ben definito delle attività illecite compiute all’interno del reparto di oculistica dell’ospedale “Renato Dulbecco”.

L’accusa è di peculato di dispositivi medici vari e farmaci. Il medico, sempre secondo l’accusa, avrebbe omesso di versare all’azienda ospedaliera parte dei compensi derivanti dallo svolgimento di attività professionale in regime di intramoenia allargata (relativi cioè alle visite mediche svolte presso il proprio studio privato per conto dell’Azienda ospedaliera). Non solo, con la collaborazione dei due infermieri (legati all’Azienda Ospedaliera da rapporto di lavoro esclusivo), avrebbe eseguito interventi chirurgici privatamente, pur in assenza di specifica autorizzazione sanitaria, impiegando materiale sanitario sottratto all’Azienda ospedaliera, che veniva in tal modo autoriciclato, e si sarebbe avvalso di false fatture emesse dall’imprenditore di fiducia per giustificare la disponibilità di dispositivi e materiale sanitari sottratti all’azienda ospedaliera.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.