La procura fa chiarezza sulle indiscrezioni sulla morte della giovane pallavolista a Bagheria, ad una festa il 2 agosto scorso
A poco più di 48 ore dal tragico decesso di Simona Cinà, la Procura ha rilasciato una nota ufficiale per rettificare alcune informazioni circolate sui media, fornendo dettagli cruciali sulle prime fasi delle indagini.
Il corpo della giovane, di vent’anni, è stato rinvenuto esanime sul fondo di una piscina, in una zona poco illuminata e distante dal cuore della festa, intorno alle 4 del mattino. Alcuni degli ultimi partecipanti ancora presenti alla festa hanno fatto la tragica scoperta e dato l’allarme.
I primi soccorsi e l’arrivo delle Autorità
Immediatamente dopo il ritrovamento, almeno due ragazzi si sono tuffati in piscina per recuperare Simona e hanno tentato manovre di rianimazione in attesa dei soccorsi. Purtroppo, nonostante gli sforzi del personale del 118, giunto sul posto poco dopo, il decesso è stato constatato alle ore 5:00.
Sul luogo del ritrovamento sono intervenute prontamente le forze dell’ordine della Compagnia Carabinieri di Bagheria, supportate dal Nucleo Investigativo di Monreale, seguite dal magistrato di turno. Sono stati eseguiti i primi rilievi per documentare lo stato dei luoghi e sono stati disposti i sequestri ritenuti necessari. È stato inoltre allertato il medico legale per l’ispezione cadaverica esterna, che ha portato all’immediata disposizione dell’autopsia per accertare le cause esatte del decesso.
Rettifiche su vestiti, collaborazione e oggetti sulla Scena
La Procura ha voluto smentire alcune notizie diffuse in queste ore.
Vestiti di Simona Cinà: Contrariamente a quanto riportato, i vestiti di Simona non sono stati ritrovati dai familiari. Sono stati sottoposti a sequestro dalle autorità giudiziarie e sono a disposizione per i successivi atti di indagine.
Collaborazione dei testimoni: Tutti i presenti nella villa al momento dell’arrivo dei Carabinieri sono stati identificati e ascoltati come persone informate sui fatti. La Procura sottolinea la loro piena collaborazione e disponibilità verso l’Autorità Giudiziaria.
Assenza di oggetti dal luogo della festa: È stata categoricamente smentita l’informazione relativa alla presunta assenza di oggetti (come bottiglie, bicchieri, piatti) sui bordi e nelle vicinanze della piscina, che potessero far pensare allo svolgimento di una festa. Al contrario, sono stati rinvenuti e debitamente documentati bicchieri e bottiglie di alcolici, in particolare vicino al bancone adibito a bar. Questo materiale, insieme a ogni altro oggetto utile alle indagini, è stato posto sotto sequestro. Al momento, non vi sono elementi che facciano ipotizzare un’alterazione della scena del ritrovamento o la sparizione di oggetti, anche se questa circostanza sarà oggetto di ulteriori approfondimenti.
Sarà l’esame autoptico a fornire informazioni sulla morte della giovane, ancora avvolta nel mistero.