Friday 13 June, 2025
HomeItaliaCronaca ItaliaI Carabinieri del NAS stringono la morsa sulla medicina estetica abusiva

Il bilancio degli ultimi controlli: 104 denunce e 3,5 milioni di euro di sequestri. Una fotografia allarmante

I recenti e drammatici episodi di cronaca, legati a interventi di chirurgia estetica eseguiti da personale non qualificato in condizioni igienico-sanitarie precarie e con attrezzature non idonee, hanno spinto i Carabinieri del NAS, in accordo con il Ministero della Salute, a lanciare una vasta campagna di controlli su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è chiaro: garantire la corretta erogazione delle prestazioni di medicina estetica e tutelare la salute dei cittadini.

Un’operazione capillare per la sicurezza dei pazienti

I controlli, avviati a inizio anno e intensificati nel mese di maggio, si sono focalizzati sull’idoneità tecnica delle attrezzature, sulla sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, sul possesso delle autorizzazioni necessarie e sulle qualifiche professionali degli operatori. Particolare attenzione è stata rivolta a procedure come l’applicazione di filler, impianti cutanei e trattamenti con plasma ricco di piastrine (PRP) per la biorivitalizzazione della pelle, pratiche purtroppo spesso soggette a esecuzione abusiva.

I numeri dell’irregolarità: una fotografia allarmante

Il bilancio dei controlli è significativo: su 1.160 verifiche effettuate tra centri estetici e studi medici estetici, ben 132 strutture sono risultate non conformi. Ciò ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 104 titolari/operatori.

Tra i casi più gravi emersi durante l’attività ispettiva, spiccano episodi che evidenziano la diffusione del fenomeno su tutto il territorio nazionale:

  • Nord Italia (Gruppo NAS Milano): Scoperto un ambulatorio polispecialistico e un’attività estetica operanti senza le dovute autorizzazioni. Il legale rappresentante è stato denunciato e le attività abusive immediatamente sospese.
  • Centro Italia (Gruppo NAS Roma): Una persona è stata denunciata per aver eseguito illegalmente interventi estetici senza l’abilitazione richiesta per le professioni sanitarie, presentando inoltre una certificazione estera non valida per operare in Italia. Sequestrati materiale sanitario e cosmetico, tra cui siringhe pre-riempite di acido ialuronico e schede di valutazione medica.
  • Sud Italia (Gruppo NAS Napoli): Presso una farmacia, sono state sequestrate le aree adibite a centro estetico e le attrezzature per “estetica avanzata”, in quanto è stato accertato l’avvio abusivo dell’attività di estetista all’interno della farmacia stessa.

Complessivamente, i Carabinieri del NAS hanno proceduto al sequestro/sospensione di 14 strutture, oltre a dispositivi medici e farmaci per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro.

Illeciti e sanzioni: un quadro preoccupante

Sono stati accertati 32 illeciti penali, che includono l’esercizio abusivo della professione sanitaria, l’attivazione illecita di ambulatori di medicina estetica, irregolarità nella gestione e detenzione di farmaci scaduti, la ricettazione di farmaci ad uso ospedaliero e la falsificazione di attestati professionali.

In aggiunta, sono state contestate 156 sanzioni amministrative per inadempienze autorizzative e procedurali, connesse alla mancata applicazione di Leggi Regionali e della normativa sull’attività di estetista. L’ammontare complessivo delle sanzioni pecuniarie irrogate ammonta a 130 mila euro.

La lotta al sommerso si estende al web

L’azione dei NAS non si è limitata ai controlli fisici, ma si è estesa anche al web, con l’obiettivo di individuare l’offerta e la pubblicità illegale di medicinali e dispositivi medici utilizzati abusivamente nel campo della medicina estetica. Nei casi più gravi, è stato disposto l’oscuramento di siti web, spesso ospitati su server esteri e gestiti da soggetti anonimi, che promuovevano o vendevano illegalmente medicinali soggetti a prescrizione medica obbligatoria, dispositivi medici iniettabili (come i filler) e prodotti cosmetici con etichettatura irregolare.

L’operazione dei Carabinieri del NAS sottolinea l’importanza di affidarsi sempre a professionisti qualificati e a strutture autorizzate per qualsiasi tipo di intervento di medicina estetica, al fine di salvaguardare la propria salute e benessere.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.