Nessuna attenuante riconosciuta, per l’omicidio di Giulia Tramontano
L’omicidio della compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, aveva procurato parecchio sdegno, per l’estrema crudeltà e per aver soppresso una vita che doveva ancora sbocciare. La sentenza all’ergastolo per l’ex barista è arrivata nella Giornata contro la violenza sulle donne, forse una semplice coincidenza che però rende maggiormente significativo l’esito del processo: per Alessandro Impagnatiello una condanna all’ergastolo con isolamento diurno per 3 mesi, per il reato di omicidio pluriaggravato della fidanzata al settimo mese di gravidanza. Non è stata considerata l’aggravante dei futili motivi, ma sono state riconosciute quelle della premeditazione e della crudeltà
Come in tutte le precedenti dodici udienze del processo al 31enne, l’aula del palazzo di giustizia era affollata da giornalisti, personale di servizio e curiosi. L’omicidio della 29enne era avvenuto la sera del 27 maggio 2023 nell’appartamento in cui vivevano: la giovane era stata uccisa con 37 coltellate.