Decine di perquisizioni contro gruppi neonazisti e suprematisti. L’operazione ha preso le mosse da un costante monitoraggio dei profili social Telegram e TikTok del 21enne
Maxi operazione su tutto il territorio nazionale dalle prime luci dell’alba: i Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS), con il supporto dei Comandi Provinciali, stanno dando esecuzione a una misura cautelare e a numerosi decreti di perquisizione nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia e dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
Nel mirino, gruppi virtuali di estrema destra sospettati di promuovere idee neonaziste, accelerazioniste, suprematiste, xenofobe e antisemite.
Al centro dell’operazione, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Brescia, Dott. Alessandro D’Altilia, un 21enne bresciano è stato raggiunto da una misura cautelare, gravemente indiziato di reati legati alla propaganda di idee discriminatorie.
Contemporaneamente, sono in corso 26 decreti di perquisizione personale e locale, firmati dal Sostituto Procuratore di Brescia, Dott.ssa Caty Bressanelli, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti membri di questi gruppi estremisti.
L’indagine, condotta dall’articolazione Anticrimine di Brescia del ROS e avviata nel dicembre 2023, ha preso le mosse da un costante monitoraggio dei profili social Telegram e TikTok del 21enne.
Questo lavoro ha permesso di raccogliere indizi sul suo conto per condotte di propaganda di idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale ed etnico, inclusa la minimizzazione e negazione della Shoah, la partecipazione a gruppi virtuali con scopi di incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, nazionali o religiosi, e l’apologia del fascismo.
In particolare, il giovane bresciano è risultato attivo all’interno di diversi canali Telegram, veri e propri covi virtuali di ideologie estreme:
- “WHITE LIVES MATTER ITALIA”: Intriso di contenuti inneggianti alla classificazione della popolazione umana in razze e alla superiorità della razza bianca, con toni fortemente discriminatori verso altre etnie.
- “VANNAWAFFEN TM”: Propaganda nazista, accelerazionista e suprematista, con contenuti denigratori e discriminatori verso persone di colore, immigrati, musulmani e la comunità LGBTQ+, spesso con apologia di azioni violente.
- “SANGUE E SUOLO”: Pubblicazioni esplicite di idee suprematiste, neonaziste, negazioniste della Shoah e antisemite, oltre all’apologia del fascismo.
- “SPIRITO FASCISTA”: Inneggia al fascismo, al nazismo, alla superiorità di razza, all’antisemitismo e a teorie negazioniste della Shoah, divulgando anche post di derisione politica, etnica e sociale.
- “HOOLIGANS/NS/WP/WLM”: Con espliciti richiami al nazionalsocialismo e alla supremazia bianca (“WP” sta per “White Power”), include contenuti nazisti, suprematisti, di odio razziale e omofobia, con istigazioni a delinquere e inviti a compiere azioni incendiarie o scontri fisici contro persone di colore.
- “RIVELAZIONI NON AUTORIZZATE”: Contiene filmati e immagini inneggianti al fascismo, al nazismo, all’antisemitismo e negazionisti dell’Olocausto.
- “IDENTITA’ EUROPEA”: Divulgazione di post antisemiti, omofobi e razzisti.
- “CASA DEL FASCIO”: Pubblicazione di post apologetici del fascismo, del nazismo e contenuti antisemiti negazionisti della Shoah.
Le indagini si sono poi estese a questi canali social, permettendo di identificare altri 29 membri, molti dei quali di età compresa tra i 18 e i 25 anni (cinque dei quali minorenni all’epoca dei fatti), residenti su tutto il territorio nazionale e ora indagati per gli stessi reati. L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la diffusione di ideologie estremiste, soprattutto sul fronte digitale.