Ruolo cruciale dei Carabinieri di Monza Brianza, che avevano fermato l’auto della vittima la notte precedente, denunciando i quattro occupanti per ricettazione
Al termine di un’intensa attività investigativa, la Procura della Repubblica di Bergamo ha disposto il fermo di indiziato di delitto nei confronti di due uomini, ritenuti responsabili dell’omicidio di Luciano Muttoni. Si tratta di un cittadino italiano residente a Bergamo, classe 2000, con precedenti penali, e di un giovane di origini polacche residente in provincia di Monza Brianza, classe 2001.
La confessione e il ritrovamento delle prove
Il primo fermato ha reso spontanee dichiarazioni, ammettendo le proprie responsabilità e fornendo indicazioni utili al ritrovamento del giubbotto macchiato di sangue, di alcuni documenti sottratti alla vittima e dell’arma del delitto: una pistola scacciacani con cui ha colpito ripetutamente la vittima alla testa, oltre a percuoterla con pugni e calci. Il secondo è stato prelevato in una comunità terapeutica in provincia di Monza Brianza, dove svolgeva attività di aiuto educatore, e ha reso dichiarazioni concordanti con quelle del complice.
La fuga e il ritrovamento dell’auto
Dopo l’omicidio, i due si sono allontanati dalla scena del crimine con l’auto della vittima, sottraendole anche il telefono, carte di credito e denaro contante. Si sono poi disfatti di parte degli oggetti e dell’arma, gettandoli tra i comuni di Valbrembo e Solza.
Le indagini e il ruolo dei Carabinieri di Monza Brianza
Le indagini, coordinate dalla Procura di Bergamo, sono iniziate il 9 marzo 2025, dopo il ritrovamento del cadavere. Un ruolo cruciale è stato svolto dai Carabinieri di Monza Brianza, che avevano fermato l’auto della vittima la notte precedente, denunciando i quattro occupanti per ricettazione.
L’identificazione e il fermo
Gli accertamenti successivi, attraverso le immagini di videosorveglianza e le testimonianze, hanno permesso di identificare il conducente dell’auto fermata a Monza come il presunto autore dell’omicidio. Raggiunto dai Carabinieri di Bergamo, il giovane ha confessato il delitto, dichiarando di aver agito per rapina e di aver ucciso la vittima a seguito di un tentativo di reazione.
Le indagini proseguono
Il Pubblico Ministero ha emesso un decreto di fermo per entrambi i sospettati, che sono stati trasferiti al carcere di Bergamo in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità.