Wednesday 15 October, 2025
HomeItaliaCronaca ItaliaArresto per terrorismo a Latina: tunisino 31enne fermato per apologia dello stato islamico

Roma/Latina – Un’importante operazione anti-terrorismo è stata condotta in data odierna dal ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) dei Carabinieri, su delega della Procura di Roma – Dipartimento Terrorismo e reati contro la Personalità dello Stato. Con il supporto esecutivo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma nei confronti di un cittadino tunisino di 31 anni.

Le accuse e l’indagine sul web

L’uomo è indagato per il reato di istigazione a delinquere, aggravato dall’apologia del terrorismo e dall’uso di strumenti informatici o telematici (artt. 414 c.p. e 270 bis c.p.).

L’indagine ha preso il via da un’attività di web patrolling del ROS, mirata a monitorare contenuti estremisti online. Questa attività ha portato all’individuazione di un account sulla piattaforma social TikTok caratterizzato da contenuti marcatamente jihadisti.

L’account diffondeva locandine e nasheed (canti religiosi) di propaganda diffusi dagli organi mediatici dell’organizzazione terroristica denominata Stato Islamico (SI); video e immagini celebrativi dei combattenti dell’ISIS, del martirio e di mujaheddin caduti in battaglia, discorsi di predicatori takfiristi-jihadisti.

L’utilizzatore dell’account è stato identificato nel tunisino 31enne. Secondo gli inquirenti, l’indagato era particolarmente attivo nella pubblicazione e diffusione di questo materiale audio-video di natura jihadista, palesando vicinanza all’organizzazione SI e celebrando il martirio.

Dalle successive attività tecniche è emerso un profilo complesso dell’uomo.

Oltre a mostrare un profilo ideologico/religioso fondamentalista, sarebbe implicato in un processo di radicalizzazione in chiave islamista. Dalle indagini è emerso come conducesse una vita solitaria, con relazioni sociali ridotte all’essenziale. Ci sarebbero poi difficoltà economiche, pur mantenendo una regolare attività lavorativa. L’uomo ha sempre mantienuto una condotta prudente e riservata nelle comunicazioni dirette, in contrasto con la diffusione pubblica di materiale apologetico sui social media.

L’uomo, attualmente indagato, avrà la possibilità di difendersi dalle accuse.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.