Sunday 19 May, 2024
HomeItaliaAttualità ItaliaAvvistati nel Parco Nazionale d’Abruzzo i cuccioli dell’orsa Amarena

Ora la preoccupazione arriva dall’apertura della caccia al cinghiale: la richiesta alla Regione di evitarne l’apertura nelle zone frequentate dai cuccioli

I giovani orsi di Amarena stanno bene e crescono. Il fatto di essere in due è sicuramente un punto di forza nella gestione delle attività quotidiane“. È quanto comunicato qualche ora fa dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise che, grazie alla segnalazione di alcuni cittadini negli ultimi giorni, è riuscito ad avvistare i due cuccioli dell’Orsa Amarena, uccisa lo scorso 31 ottobre a San Benedetto dei Marsi.

Subito dopo il distacco dalla madre, i piccoli cuccioli erano stati cercati per alcuni giorni, preoccupati del fatto che la giovane età avrebbe potuto impedire loro un’alimentazione autonoma. Gli avvistamenti avevano poi smentito tale eventualità, tanto da far decidere di sospendere le ricerche dei due. Come si vede dall’ultimo video condiviso dal dipartimento forestale dei Carabinieri, i giovani orsi che ormai hanno quasi 10 mesi “non sono più tanto cuccioli” e stanno bene.

L’unica preoccupazione arriva ora in vista dell’apertura della stagione di caccia al cinghiale tanto da spingere il Parco a chiedere “alla Regione Abruzzo e all’ATC di Avezzano di non riaprire l’attività venatoria nelle aree frequentate dai giovani orsi, per evitare ulteriori disturbi e per permettere loro di continuare a svolgere le loro attività in vista dell’ibernazione“.

Alla richiesta del Parco fa eco anche Oipa che ricorda come i sue orsi sono “esemplari appartenenti a una specie protetta che si trovano in un momento molto delicato. Hanno subito la morte della mamma due mesi fa e, nonostante tutto, rimanendo insieme sono riusciti a sopravvivere. Ora sono in procinto di andare in letargo e vanno tutelati dalle istituzioni e dalla comunità“.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.