Sunday 28 April, 2024
HomeItaliaAttualità ItaliaReddito di cittadinanza addio, arriva “MIA”

“Misura di inclusione attiva”, ecco la controproposta del centrodestra al governo. Il sussidio potrebbe aggirarsi attorno ai 500 euro per una fascia ristretta di beneficiari

Il governo lavora alla riforma del reddito di cittadinanza. Infatti, lo strumento, introdotto nel 2019 dal primo governo Conte e misura grillina, lascerà il posto a MIA, ovvero la Misura di inclusione attiva.

Si tratterebbe di un sussidio più “leggero” e di minore durata per due tipologie di fruitori, occupabili o meno, con un assegno massimo di 500 euro al mese.

L’esecutivo starebbe, in questi giorni, lavorando ad un testo, per ora si tratterebbe di una bozza.

Infatti, com’è stato previsto dall’ultima legge di bilancio che ha ridotto ad 8 mesi per il 2023, lo strumento di sostegno alle fasce sociali più svantaggiate, in attesa di revisione, il Rdc verrà definitivamente sostituito.

Il Ministero del Lavoro potrebbe portare il decreto in Consiglio dei ministri, già nelle prossime settimane, per poi avviare la discussione in Parlamento.

Le forze politiche di maggioranza avrebbero espresso approcci simili, ma non identici sul contenuto del provvedimento.

Cosa prevede la MIA

La MIA potrebbe prevedere un sussidio di massimo 500 euro per coloro considerati non occupabili, con una riduzione a 375 euro in caso di persone adatte a lavorare.

In questa seconda categoria rientrerebbero anche i percettori di redditi da lavoro molto bassi, fino a 3mila euro annui.

La durata dell’assegno sarebbe inferiore a quella attuale: 12 mesi invece di 18.

Dalla revisione del Rdc, l’esecutivo di centrodestra punta a risparmiare tra i 2 e i 3 miliardi di euro annui da reinvestire nelle politiche attive del lavoro, versante su cui lo strumento grillino ha dimostrato finora lacune e limiti.

Il MIA nasce dalla volontà di risolvere il tema delle politiche attive e di spostare quello che oggi è un sussidio sul tema della politica attiva. Non è un retromarcia”, ha affermato il sottosegretario all’Economia, Federico Freni.

Il testo in preparazione coinvolgerebbe, inoltre, anche agenzie private per il lavoro e intensificherebbe maggiori controlli per evitare le truffe verificatesi, in questi anni, nella fruizione del Rdc.

Seguiranno aggiornamenti.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.