Sunday 24 November, 2024
HomeItaliaAttualità ItaliaLavorare 4 giorni: tutti i benefici della “settimana corta” illustrati dalla ricerca di Arena

Stress, attacchi d’ansia, situazioni di forte compromissione del fisico e della mente potrebbero essere arginati se solo le ore quotidianamente dedicate al lavoro si riducessero. A rivelarlo è uno studio condotto da ARENA (Alliance for Research in Exercise, Nutrition and Activity) dell’UniSA di Adelaide e riportato da Fanpage.

In tutti i Paesi in cui è in corso la sperimentazione della settimana lavorativa di 4 giorni, i benefici per la salute fisica, mentale ed emotiva degli individui sono stati riscontrati in percentuali che prospettano uno scenario di gran lunga incoraggiante.

I giorni di riposo, d’altra parte, non devono essere intesi nella sola ed unica ottica di “pausa dal lavoro”, ma come occasioni in cui, oltre che riposare sia in termini fisici e sia psicologici, le persone possano aver tempo da dedicare alle attività che più le entusiasmano e le appassionano. Come un break, in sostanza, dalla necessità svilente di guadagnare e da tutte quelle preoccupazioni quotidiane che siano per l’individuo fonte di stress acuto e di notti insonni.

I risultati della ricerca

Lo studio, testato in Nazioni quali Belgio, Spagna, Islanda e Nuova Zelanda, prevede un numero massimo di 36 ore settimanali dedicate al lavoro, a fronte di uno stipendio che, all’opposto, si mantiene in linea con quello della settimana lavorativa di 40 ore. Come c’era da aspettarsi, i risultati della ricerca sono stati a dir poco incoraggianti per i promotori dello studio.

Al netto di 3 giorni di pausa dal lavoro anziché 2, il ventaglio di attività in cui i cittadini dei vari Paesi hanno potuto impegnarsi si è rivelato essere incredibilmente ampio. Circa il 35% dei partecipanti al test ha preferito optare per attività all’aperto, immediatamente seguite da momenti ricreativi in famiglia o in società (31%), ma anche da puro e semplice riposo (17%). Non sono mancate, infine, persone che hanno riferito di essersi dedicate alle attività domestiche (17%).

Benefici straordinari anche per quel che concerne l’attività motoria, con 5 minuti di sport in più al giorno ed un guadagno di circa 30 minuti di sedentarietà in meno al giorno per ciascuna persona. Da non sottovalutare, infine, i vantaggi che uno stile di vita meno frenetico e stressante arriva a produrre in termini di riposo notturno. Lo studio ha infatti evidenziato come i partecipanti al test riferissero di riuscire a dormire circa 21 minuti in più al giorno.

Le conclusioni

Ty Ferguson, ricercatore associato dell’UniSA di Adelaide, non ha mostrato il benché minimo dubbio rispetto alla lunga lista di motivazioni per cui dovremmo preferire la settimana lavorativa di 4 giorni. I benefici di un simile stravolgimento della routine delle persone, ha sottolineato l’esperto, potrebbero essere paragonati a quelli derivanti da una vera e propria vacanza.

Quando le persone vanno in vacanza cambiano le loro responsabilità quotidiane, perché non sono bloccate dalla loro normale routine”: questa la condizione di benessere psico-fisico che potrebbe essere raggiunta non soltanto tramite dei giorni fuori casa, ma soprattutto per mezzo di abitudini che siano ripensate e stravolte dalle fondamenta.

D’altra parte, Ferguson ha sottolineato quanto anche il 4% di sonno in più ogni notte possa darci la sensazione di star vivendo delle giornate che nulla c’entrano con quelle stressanti, debilitanti ed affaticanti della settimana lavorativa di 5/6 giorni. “Dormire a sufficienza può aiutare a migliorare il nostro umore, le funzioni cognitive e la produttività, […] ridurre il rischio di sviluppare una serie di condizioni di salute come obesità, diabete, malattie cardiovascolari e depressione”: quali altri evidenze servono, dunque, per stabilire che le ricerche sulla settimana lavorativa corta hanno abbondantemente dato i loro frutti?

Autore

Vanessa Zagaglia

Laureata in Lettere moderne (2020) e in Filologia moderna (2023) presso l’Università di Macerata. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2023. Appassionata lettrice, e scrittrice per vocazione. Dal 2020 collabora con testate telematiche di impronta generalista e con settimanali che si occupano della sua realtà, quella osimana. La frase che più la rappresenta è tratta dal repertorio di De André: “Guadagnatevi il cielo, conquistatevi il sole”.