Saturday 27 April, 2024
HomeItaliaAttualità ItaliaAddio Gianni Minà, giornalista, scrittore e conduttore televisivo

L’annuncio sui profili social del giornalista che aveva 84 anni: “Gianni Minà ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari”

È morto, all’età di 84 anni, a Roma, il giornalista, scrittore e conduttore televisivo, Gianni Minà. A darne il triste annuncio è la sua famiglia, attraverso i suoi profili social, con un breve messaggio. L’amicizia con Maradona, le famose interviste a Muhammad Ali e i Beatles, la sua è una carriera leggendaria.

Nato a Torino nel 1938, aveva iniziato la sua carriera giornalistica a Tuttosport, di cui poi fu anche direttore. Passò negli uffici Rai, seguì le Olimpiadi di Roma del 1960. Lui, portavoce di un innovativo linguaggio in televisione, con interviste, reportage e documentari rimasti nella memoria degli italiani.

Dopo l’esordio per il rotocalco Sprint, Gianni realizzò reportage e documentari per rubriche come Tv7, Dribbling, Odeon, Tutto quanto fa spettacolo, Gulliver ed è stato tra i fondatori del programma L’altra domenica. Per il Tg2, dal 1976, ha realizzato non solo servizi sportivi, ma anche reportage dal Sud America. Poi la collaborazione a Mixer, esordendo come autore e conduttore di Blitz e conducendo la Domenica sportiva, e il talk show Storie.

Collaboratore per anni di quotidiani come Repubblica, l’Unità, Corriere della Sera e Manifesto, ha scritto numerosi libri tra cui Il racconto di Fidel (1988), Un continente desaparecido (1995), Storie (1997), Un mondo migliore è possibile. Da Porto Alegre le idee per un futuro vivibile (2002), Politicamente scorretto (2007), Il mio Alì (2014), Così va il mondo. Conversazioni su giornalismo, potere e libertà (2017), Storia di un boxeur latino (2020) e Non sarò mai un uomo comune (2021).

Indimenticabili le sue interviste a personaggi iconici come lo scrittore Gabriel Garcia Marquez, Fidel Castro, Federico Fellini, i Beatles. O per citare leggende dello sport, Muhammad Ali, Enzo Ferrari. Senza dimenticare l’amicizia con Diego Armando Maradona, di cui era un confidente e per questo, uno tra i pochi ad essere invitato al matrimonio del fuoriclasse argentino.

Sul suo palmares giornalistico, otto mondiali di calcio, sette olimpiadi e decine di mondiali di pugilato. Memorabile, tra le innumerevoli interviste di Gianni, quella a Massimo Troisi, che gli invidiava l’agendina per via di tutti i contatti e i preziosi numeri di telefono delle personalità più in vista dell’epoca. Aprendola, “Alla F c’è Fidel, senza Castro”, scherzava Troisi, raccontando di come, per contattarlo, Gianni andasse poi alla lettera “T”, per trovare, dopo i “fratelli Taviani, Little Tony, Toquinho…Troisi”.

Celebre la foto scattata a cena, in un ristorante romano, che ritrae Minà assieme a Gabriel Garcia Marquez, Sergio Leone, Muhammad Ali e Roberto De Niro. Personalità uniche, incredibili, a volte inarrivabili, ma non per Gianni.

Lui stesso che aveva fatto di quel mestiere, il giornalista, la sua più grande passione. “Mi hanno sempre attratto persone capaci di andare controcorrente, anche a costo dell’isolamento, della solitudine. Persone capaci di raccontare storie, di mostrare visioni altre. E inevitabilmente hanno acceso la mia curiosità, perché, come diceva il mio amico Eduardo Galeano, capace di raccontare la storia dell’America Latina attraverso racconti iconici e apparentemente non importanti, fatti di cronaca, “il cammino si fa andando”, non sai mai dove queste storie ti possano portare. È il bello della vita, tutto sommato”.

Oltre sessant’anni di carriera, una vita devota all’informazione e alle sue storie. “Perdiamo un giornalista originale, attento e mai banale, un uomo che amava la cultura. Ciao Gianni”, scrive su Twitter il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

“Addio a Gianni Minà, un vero maestro del giornalismo e della televisione. Acuto, ironico, impegnato, con uno stile e una capacità unica di raccontare il mondo e i grandi personaggi del nostro tempo. Un abbraccio affettuoso alla famiglia e a tutti quelli che gli volevano bene”, ha scritto sui social il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

I suoi cari e gli amici si stringono attorno alla scomparsa di uno dei più grandi giornalisti italiani, ma anche tutti coloro che gli volevano bene. In ricordo di Gianni Minà che ha fatto dell’informazione e del racconto di storie e verità la sua vita. Siamo sicuri che, da lassù, potrai intervistarne molti altri.

Addio Gianni.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.