Sunday 8 September, 2024
HomeItaliaCultura ItaliaA Martina Franca il 50esimo Festival della Valle D’Itria

Ad aprire la 50esima edizione, dal 17 luglio al 6 agosto, la Norma di Bellini

Mercoledì 17 luglio, il maestoso Palazzo Ducale di Martina Franca sarà il palcoscenico d’apertura del 50° Festival della Valle d’Itria. L’evento inaugurerà con l’opera “Norma” di Vincenzo Bellini, una delle più rappresentative del Belcanto. La direzione è affidata a Fabio Luisi, maestro di fama internazionale, che dirigerà l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. La regia site-specific è curata da Nicola Raab, con scenografie e costumi di Leila Fteita, premiata Abbiati 2022. Il cast di voci internazionali include il soprano americano Jacquelyn Wagner e il tenore spagnolo Airam Hernandez.

Un Festival di rarità e novità

Dal barocco al Novecento, il Festival conferma la sua attenzione per il canto lirico con l’allestimento di due rarità: “Ariodante” di Händel e “Aladino e la lampada magica” di Nino Rota. Il programma, che si estenderà fino al 6 agosto, comprenderà concerti, incontri, mostre e convegni. Tra le location, oltre al Palazzo Ducale, il Teatro Verdi, i chiostri di San Domenico e del Carmine, la Basilica di San Martino, le piazze e le contrade, nonché le storiche masserie pugliesi.

Le Prime

Norma: Tragedia lirica in due atti, con repliche il 21, 28 luglio e 2 agosto, è una delle opere più amate di Bellini, con una nuova edizione curata da Roger Parker. “La forza di quest’opera non risiede solamente nella trama e nello sviluppo drammaturgico, ma nell’energia e coerenza conferite alle parole dal genio di Bellini,” afferma il maestro Luisi.

Ariodante: Il dramma musicale in tre atti di Händel, ispirato dall’Orlando furioso di Ariosto, sarà rappresentato al Teatro Verdi il 22 luglio, con repliche il 25 e 29 luglio. Diretta da Federico Maria Sardelli, l’opera vedrà protagonisti alcuni dei migliori interpreti del repertorio barocco.

Aladino e la lampada magica: La “fiaba lirica” di Nino Rota, composta nel 1968, sarà allestita a Palazzo Ducale il 27 luglio, con repliche il 30 luglio, 1 e 4 agosto. La direzione sarà di Francesco Lanzillotta, con la regia di Rita Cosentino e le scene e costumi di Leila Fteita. Il cast includerà Marco Ciaponi e Claudia Urru nei ruoli principali.

Il Festival offre anche un ricco calendario di concerti di musica da camera, liederistica, sacra e sinfonica, con incontri dislocati nei luoghi più suggestivi di Martina Franca. La Basilica di San Martino ospiterà il Concerto per lo Spirito il 26 luglio, diretto da Federico Maria Sardelli. Altri eventi includono il concerto della Banda dell’Esercito Italiano il 31 luglio e la Nona Sinfonia di Beethoven il 3 agosto, diretta da Riccardo Frizza.

La Prosa e il Cinema

Oltre agli spettacoli, il Festival prevede anche un ciclo di incontri, proiezioni e giornate di studio su temi musicologici e culturali, con la partecipazione di studiosi e musicisti. Tra questi, “Il punto su Nino Rota” il 27 luglio e “Comicità e musica nel lungo Settecento” il 29 luglio.

Il Festival guarda inoltre alla prosa con lo spettacolo “Il giardino delle ciliegie” delle Nina’s Drag Queens il 24 luglio e con il documentario “L’utopia della Valle” di Leo Muscato, che ripercorre i 50 anni di storia del Festival; proiezione in programma per il 23 luglio.

Il Palazzo Ducale ospiterà infine la mostra “Mimesis. Forma Immagine“, curata da Patrizia Catalano e Maurizio Barberis, esponendo opere di vari artisti e architetti italiani e laureandi del New York Institute of Technology fino al 20 agosto.

Per ulteriori informazioni e dettagli sul programma, visitare www.festivaldellavalleditria.it o contattare l’Ufficio Stampa del Festival.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.