Saturday 27 April, 2024
HomeIn evidenzaNapoli – Eintracht, scontri tra tifosi

Paura nel centro storico della città, scontri tra i tifosi della squadra tedesca e decine di persone con il volto coperto da caschi. Arrestati 7 tifosi partenopei per assalti sul Lungomare e in Piazza del Gesù. Incendiata anche un auto della Polizia

Pronti i bus che avranno il compito di scortare via i tifosi dell’Eintracht dall’hotel di Napoli in cui hanno trascorso la notte. Saranno scortati dalla polizia in parte a Roma, in parte all’aeroporto, in parte a Salerno.

Saranno circa in 300 ad andarsene. Un primo gruppo di altri 300 ha lasciato Napoli questa notte, dopo il tentativo degli ultrà partenopei di arrivare all’albergo al termine del match.

Intanto, stamani convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza straordinario per fare il punto della situazione e la conta dei danni degli scontri tra le vie della città.

Arrestati 7 tifosi del Napoli per gli scontri, sul Lungomare e in piazza del Gesù, con gli ultras dell’Eintracht Francoforte e le forze dell’ordine. Secondo gli agenti, che li hanno identificati, sarebbero responsabili delle violenze avvenute ieri con la Polizia prima e dopo la gara di Champions League.

Cos’è successo

Gli scontri sono avvenuti in pieno centro storico, dove i tifosi tedeschi hanno trovato l’opposizione di decine di persone con il volto coperto da caschi. Il cuore della città è stato teatro di lancio di oggetti, bidoni della spazzatura rovesciati. Incendiata anche un auto della Polizia.

Terrore tra i passanti ed i commerciati. Gli scontri sono iniziati quando i tifosi dell’Eintracht, che in corteo avevano raggiunto piazza del Gesù, dal lungomare, dovevano salire sui bus, che li avrebbero riportati in albergo, dove alloggiavano.

A quel punto sono comparse decine di persone con il volto coperto che hanno ingaggiato uno scontro mentre le forze dell’ordine, in assetto antisommossa, erano impegnate a dividere le fazioni degli ultras.

Durante gli scontri, una vettura della Polizia è stata incendiata. Un’altra danneggiata: in frantumi i vetri. Danni anche per una terza auto.

Iniziato il trasferimento dei tifosi tedeschi, gli autobus sono stati presi di mira: pietre e bottiglie sono state, infatti, lanciate dagli ultras napoletani disposti lungo la strada. Il vetro di uno dei bus si è scheggiato.

Al termine degli scontri, trovata anche una pistola. Secondo quanto si apprende, sarebbe di un poliziotto aggredito da un gruppo di violenti. L’arma sarebbe finita a terra nel corso della guerriglia, ed è stata subito recuperata da un collega.

Tensioni anche dopo la partita

Ulteriore tensione si è registrata dopo la vittoria della squadra di casa: un gruppo di ultras partenopei ha tentato di avvicinarsi all’hotel dove alloggiavano i tifosi tedeschi, proprio mentre stavano iniziando le operazioni di trasferimento dei supporter dell’Eintracht. Qui hanno fatto esplodere bombe carta e lanciato pietre nella zona tra via Partenope e via Chiatamone. Le forze dell’ordine hanno risposto con fumogeni e idranti.

La risposta della politica

Anche lo scenario politico si infiamma. Dalla maggioranza la Lega invita il governo tedesco a prendersi le sue responsabilità: “Che sia il governo tedesco a pagare i danni. Aveva ragione il ministro Piantedosi a chiedere di vietare la trasferta a quei teppisti”.

Da Pd e M5S giudizio differente. La senatrice napoletana Dem, Valeria Valente ha commentato i fatti parlando di “una violenza che non solo offende la città, ma anche i valori del calcio, dello sport e di tutti i veri tifosi appassionati”. La Valente invoca intervento del governo, puntando il dito contro il ministro dell’Interno: “Piantedosi deve delle spiegazioni”.

Dello stesso pensiero, Dario Carotenuto, M5S, che chiede conto a Piantedosi della gestione dei tifosi tedeschi a Napoli “che stanno mettendo a fuoco la città”. Si è unito alla richiesta anche Francesco Borrelli, dell’Alleanza Verdi Sinistra.

Si farà luce sugli scontri avvenuti.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.