Saturday 27 April, 2024
HomeItaliaAttualità ItaliaMilano, stop alla registrazioni dei figli di coppie omogenitoriali

Il Comune di Milano fa sapere che l’interruzione di iscrizione nei registri anagrafici, per i bimbi nati da Famiglie Arcobaleno, è avvenuta a seguito di una circolare del ministero dell’Interno e una precisazione della Procura di Milano

Pericolo di violazione dei diritti civili. La mossa del governo Meloni appare una netta presa di posizione: guerra alle cosiddette “Famiglie Arcobaleno”.

L’amministrazione della città di Milano fa sapere che interromperà le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia.

La sospensione delle registrazioni è avvenuta a seguita di una circolare del Prefetto di Milano che, a sua volta, è stato chiamato in causa dal ministero dell’Interno.

Per l’interruzione delle trascrizioni, la prefettura ha fatto riferimento alla legge 40 del 2004, quella sulla procreazione medicalmente assistita, consentita solo a coppie formate da persone di sesso diverso. Provvedimento che vieta, inoltre, la maternità surrogata.

Di fronte a questa circolare, il sindaco, Giuseppe Sala non ha potuto fare nulla ed ha sospeso le registrazioni. La decisioni sarà ufficializzata oggi.

Il primo cittadino di Milano ha incontrato ieri le “Famiglie Arcobaleno”, annunciando che il tema diventerà battaglia politica con il governo.

La decisione riguarda tantissime famiglie in Italia, molte delle quali nel capoluogo lombardo.

A non poter essere trascritti sono i figli di due padri che hanno fatto ricorso all’estero (dove è consentito) alla gestazione per altri, e di due madri che si sono affidate alla procreazione medicalmente assistita e che hanno partorito in Italia. Lo stop non riguarda, invece, i figli di due madri che hanno partorito all’estero.

Primo provvedimento del ministro dell’Interno, Piantedosi, in materia di diritti civili. Un provvedimento che lascia molti bambini in situazione di disparità rispetto ai figli di coppie eterosessuali.

La presidente di Famiglie Arcobaleno, Alessia Crocini non ha dubbi sulla questione: “Abbiamo appreso con sconforto la notizia, consapevoli di quanto questo governo si stia operando per togliere ogni minimo di diritto di cittadinanza alle famiglie omogenitoriali in Italia”.

Aggiungendo: “I bambini e le bambine con due mamme e due papà esistono già in Italia, i ministri Piantedosi e la premier Meloni se ne facciano una ragione. Questa situazione non è degna di un Paese civile”.

Soddisfatto, invece, il consigliere di Fratelli d’Italia, Matteo Forte: “Non è che si scopra oggi l’illegittimità di quell’atto rivendicato dal palco del Milano Pride”.

Chi ha invece molto a cuore il tema, è il deputato Pd, Alessandro Zan, molto critico sulla situazione: “Sono pressioni inqualificabili che confermano l’ostilità del governo Meloni contro i diritti della comunità Lgbtqia+”.

E continua, affermando: “L’Unione Europea chiede anche all’Italia di fare passi in avanti verso la piena uguaglianza di tutti i cittadini e il governo risponde con azioni degne dell’Ungheria di Orban”.

Un dietro front politico e sociale che fa arrabbiare molti.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.