Friday 26 April, 2024
HomeIn evidenzaL’Associazione Monsub Jesi vince il concorso del Rotary “Bully No Way”

Nato da un’idea del Rotary Club Jesi in sovvenzione con il Rotary Club International, il progetto “Bully No way” nasce per sollevare l’attenzione sul tema del bullismo all’interno delle realtà sportive.

Parlare di bullismo significa mettere al centro tutti quegli atti persecutori caratterizzati da intenzionalità, sistematicità e asimmetria di potere, compiuti da un soggetto verso un individuo percepito come più fragile. Un fenomeno diffuso in particolar modo nei mondi sociali abitati dai ragazzi, come quello scolastico, dei social network e inevitabilmente anche nel contesto sportivo, dove i giovani condividono frequenti momenti ed esperienze.

Da tale realtà, nasce la volontà del Rotary di “far stilare alle società sportive un protocollo etico per prevenire e contrastare il bullismo al loro interno“, ha spiegato nel corso della serata dedicata alle premiazioni il Presidente del Rotary Club Jesi Floro Flori.

Questo modo che ha il Rotary di impostare il proprio servire è particolarmente produttivo, ha aggiunto il vicesindaco e assessore allo sport e ai servizi sociali Samuele Animali. Non è semplicemente dare, ma si tratta di stimolare dei percorsi virtuosi tra le società, che in questo modo dialogano tra loro in maniera interconnessa.

Al concorso “Bully no way“, hanno partecipato otto società sportive, l’Aurora basket. l’A.s.d. Jesina Pallanuoto, Fantasy ginnastica, l’ A.s.d. Space running, l’A.s.d. scherma Jesi, Tennis club Jesi, A.s.d. Monsub, e Uisp Jesi, che hanno presentato alla giuria le loro proposte.

Ad aggiudicarsi il premio in palio di 4.000 euro, l’A.s.d. Munsub Jesi, che ha proposto un’applicazione per confidare in forma anonima atti di bullismo subiti all’interno della realtà sportiva.

Quando abbiamo visto il bando abbiamo iniziato a pensare al problema del bullismo che prima non avevamo mai preso in considerazione. Abbiamo la fortuna di essere una realtà coesa, con ragazzi giovani che si confrontano con soci che hanno più di 70 anni e questo crea un clima molto positivo“, ha affermato il presidente dell’associazione Domenico Alessandrini. “Ma questo non voleva dire che non ci potessero essere forme di bullismo, così ci siamo uniti per cercare di capire dove poteva essere nascosto. L’idea è stata quella di creare un’app, che dovrebbe essere pronta a giorni, e che in versione anonima garantirà a chiunque il poter testimoniare di subire o aver assistito ad atti di bullismo”.

All’Aurora Basket è stata invece conferita la menzione d’onore per l’accuratezza del progetto presentato, mentre tutte le associazioni partecipanti sono state omaggiate con un attestato di partecipazione.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.