Friday 3 May, 2024
HomeMarcheCultura MarcheL’arte libera e contemporanea del Festival Ratatà invade la città di Jesi

Fumetto, illustrazioni, arte ed editoria indipendente. Tutto questo è parte di Ratatà, un’associazione nata nel 2014 e ideatrice dell’omonimo Festival svoltosi nella città di Macerata fino al 2019. L’idea, quella di dare vita ad una realtà che raccogliesse e promuovesse il disegno contemporaneo, i suoi linguaggi, le sue tendenze ed i protagonisti dell’attuale panorama artistico. Nasce così la collaborazione di Ratatà con artisti, fumettisti, illustratori, case editrici, spazi sociali e appassionati. Gli interventi proposti, allo stesso tempo, cercano di agire in modo virale negli spazi pubblici, centralità della cultura e della socialità nella vita di tutti i giorni, mostrando la necessità di fare cultura come fattore di crescita sociale e di produzione artistica condivisa.

Ospitare il Festival è un onore ed è la dimostrazione dell’importanza di fare rete tra istituzioni e associazioni che in molte hanno risposto al richiamo di Ratatà rendendone possibile la realizzazione – ha affermato ieri mattina, alla presentazione del Festival a Palazzo Pianetti, l’assessore alla cultura Luca BrecciaroliSarà l’occasione per fruire dell’arte in spazi insoliti della città insieme alla possibilità di incontrare artisti di respiro internazionale. L’augurio è che i cittadini partecipino alle iniziative e si lascino coinvolgere dal flusso degli eventi“.

A Palazzo Pianetti…

A spiegare il programma Nicola Alessandrini e Lisa Geli, dell’Associazione Ratatà.

Nelle sale Betto Tesei di Palazzo Pianetti si terrà la mostra che porta il titolo dell’edizione “A-dialogoi“. L’esposizione principale del Festival che proporrà sei artisti provenienti da ambiti culturali e da formazioni molto differenti tra di loro: l’artista svizzera Johanna Schaible, che si muove nell’intersezione tra illustrazione e arte e sviluppa da anni la sua ricerca attraverso progetti partecipativi, mostre e libri; Tanja Boukal dall’ Austria, che usa il gesto del ricamare e il supporto di tessuti con tutte le trame simboliche ad essi connessi, per esplorare ed indagare narrazioni storiche; l’ illustratore e disegnatore spagnolo, Diego Mallo, che mette in relazione ritagli, disegni sovrapposti uno sull’altro, forme e figure in attesa di essere combinati tra loro; l’autore satirico, che lavora con arguzia e umorismo argomenti complessi e tabù sociali Anton Kannemeyer dal Sudafrica; Ema Jons, uno dei più importanti esponenti del muralismo primitivista e neoespressionista italiano e il duo Taiwanese, Lin & Wei Studio.

Nelle sale dell’Eneide, la parola sarà protagonista della seconda mostra curata dal Ratatà, The Ungodz. con artisti internazionali legati ai linguaggi molteplici del fantastico chiamati a riflettere sul mondo del gioco di ruolo contemporaneo, visto come tramite per la creazione di mondi utopici (odistopici) condivisi attraverso l’uso del dialogo e della parola come mezzi evocativi. Ci saranno Plastiboo (Spagna), Alfred Pietroni (Inghilterra), Aleksandra Czudzak (Polonia),Fatgomez e Marco Cesari (ltalia), Johan Nohr (Svezia), Filip Ugrin (Croazia), insieme ai testi dello scrittore Marco Taddei, che si è dilettato a riscrivere l’opera di Virgilio come una sorta di gioco di ruolo lisergico, prodotta e stampata dalla casa editrice Hollow Press e giocabile all’interno del museo durante i giorni del festival.

… e altrove

La natura infettiva del festival si manifesterà nel coinvolgimento di spazi pubblici e privati della città come biblioteche, librerie, locali, negozi, circoli, così da ridisegnare, per quattro giorni, una mappa di immaginari inaspettati che passano per mostre, incontri, accadimenti, concerti e feste. Alla Biblioteca Planettiana, ad esempio, si terà la doppia mostra Jole e Circadiana dell’artista milanese Arianna Vairo, a Palazzo Santoni la mostra per celebrare i 10 anni di attività di Skinnerboox, progetto editoriale dedicato alla fotografia d’arte, e la grande festa OFF allo SCA TNT con la mostra Grotta, Graffi Rituali Contemporanei, in cui verranno messi in mostra sei fra i più importanti artisti del neo graffitismo italiano, che lavorano sul segno e sulla sua ripetizione mistica e fisica al contempo.

Uno dei luoghi simbolo del festival sarà infine la mostra mercato, presso il Mercato Cittadino, in cui convergeranno energie creative da tutta Europa, ospitando collettivi artistici, editori indipendenti, studenti di accademie di belle arti, progetti già strutturati ed altri in fase di crescita, in un fermento caotico e colorato di immagini, suoni, confronti. L’idea stessa di mercato, abbandonate le grevi sfumature capitaliste ed accolte quelle di luogo di incontro e di scambio, di baratto e di confronto, è forse l’immagine più rappresentativa del festival, un bazar colorato odorante di carta stampata e ricolmo del brusio di centinaia di immaginari comunicanti.

Le anteprime il 6 e 7 aprile

A traghettare la città dentro Ratatà Festival ci saranno due appuntamenti in anteprima che si terranno sabato 6 e domenica 7 aprile.

Presso la Biblioteca Planettiana Sezione Ragazzi, si terrà sabato alle 17.30, l’inaugurazione della mostra dell’artista Chiara Ficarelli, mentre domenica 7 aprile sarà la volta, sempre alla Planettiana, dello Spettacolo teatrale in Realtà Virtuale dalle illustrazioni di Maicol & Mirco.

Nei giorni del Festival, Ratatà entrerà anche all’interno di alcuni locali che hanno aderito all’iniziativa ospitando manifestazioni artistiche e momenti musicali.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.