Tuesday 19 November, 2024
HomeIn evidenzaJesina, vittoria contro un coriaceo Appignano

La svolta con l’ingresso di Cordella

In un solo colpo per la Jesina due risultati, la vittoria e la rimonta sulla Fermignanese, ora ad un solo punto. Leoncelli sono ora attesi da due trasferte di fila, aspettando il primo dei due scontri diretti contro la Fermignanese, quello di andata che si giocherà al Carotti domenica 8 dicembre.

Partita non facile, come al solito la formazione di casa si è trovata di fronte una squadra motivata e per niente arrendevole, evidentemente il blasone della Jesina e il Carotti hanno ancora il loro fascino. Su un tappeto verde che sta purtroppo peggiorando – è una costante a inizio inverno – le due squadre hanno impiegato gran parte del primo tempo a studiarsi.

Al 2’ la Jesina ha protestato per un contatto in area tra A.Massei e il portiere Giacchetta, arrivato un po’ fuori tempo. Per quello che conta tutto rimandato all’esame delle immagini nel post partita, come il discutibile off-side rilevato sullo stesso A.Massei due minuti dopo.

Con la Jesina chiamata a fare gioco e l’Appignanese che si è difesa bene, sono passati 24’ prima di vedere una delle due squadre andare al tiro. Su un rilancio decisamente approssimativo della difesa di casa, la palla è arrivata a Raponi che ha lasciato partire una conclusione probabilmente destinata in porta; salvataggio in calcio d’angolo di Lapi, oggi in campo con una maschera protettiva.

Lo scampato pericolo ha dato vigore alla Jesina, che al 29’ in due occasioni consecutive, è arrivata molto vicina al vantaggio, prima con Zandri, il cui diagonale ha messo in grande difficoltà Giacchetta, costretto a salvare in tuffo. Poi sull’azione di calcio d’angolo, lo stesso portiere ospite ha salvato d’istinto sul tiro centrale, ma estremamente potente di Tittarelli.

Dopo il riposo si è fatta viva di nuovo la squadra di Canesin, con un tiro di Jayed, deviato in corner da Di Gennaro: proteste da parte ospite per un presunto tocco con il braccio, ma anche stavolta il direttore di gara decide di non concedere il tiro dal dischetto. Gioco ripreso con un calcio d’angolo, con Carboni e poi Jayed a impegnare Gasparoni, con due conclusioni da distanza ravvicinata, respinte.

Nel giro di 3’ la svolta: al 9’ una ingenuità di Carboni (fallo reiterato su Zandri nella stessa azione) costa il secondo giallo e quindi l’espulsione. Dopo le proteste di rito il match riparte e ci scappa il gol (11’), palla scodellata in area da Paradisi, Cordella, in campo da 4’, trova la deviazione vincente sulla quale nulla può Giacchetta.

Al 12’ arriva il colpo del ko, sul calcio d’angolo battuto da Paradisi, ancora grazie a Cordella, che lasciato colpevolmente solo in mezzo all’area, trova perfino il modo di prendere la mira e spedire la palla, con la testa, sull’angolo più lontano.

 L’Appignanese non trova più il modo per riorganizzarsi, neanche i cambi effettuati da Canesin hanno particolare effetto. Anzi, al 32’ la Jesina trova modo di rendersi ancora pericolosa, con un lancio in profondità di Cordella per Russo, che sull’uscita dai pali del portiere scaglia un pallone imprendibile, che però sfiora l’incrocio dei pali.

Cordella, ci riprova al 41’ ma il suo colpo di testa finisce fuori, e in pieno recupero quando, dopo aver rubato palla a Brandi, entra in area proteggendo bene la sfera, ma perde il tempo per andare al tiro.

Due annotazioni tra le righe: i 150 spettatori presenti, forse meno, che fanno pensare ad un disinteresse crescente del pubblico di casa, proprio ora che la squadra sta mantenendo le promesse.

Poi la visita in cabina stampa di un tipo non meglio identificato, prima della partita, che esordendo con un «dovete scrivere» ha decisamente sbagliato l’ingresso e l’interlocutore, tra l’altro ammorbando l’aria con il suo sigaro. In buona sostanza ce l’aveva con la società di casa per il costo del biglietto, a suo avviso esagerato: «Ho fatto un’indagine – ha aggiunto – su nessun campo della Promozione e dell’Eccellenza e nemmeno in Umbria si pagano 12 euro, ma 10.»

Anche questo è il prezzo che si paga – come gli spalti vuoti – per essere sprofondati in Promozione. Ma dico la verità, per qualche minuto ho avuto l’impressione che il contestatore con tanto di sigaro puzzolente, fosse uscito da una gag dei due suoi concittadini Lando e Dino.

JESINA-APPIGNANESE 2-0

JESINA Gasparoni, Gagliardini, Zandri, Di Gennaro (24’st Zagaglia), Nacciarriti, Lapi, Borocci (7’st Cordella), Paradisi (24’st Masi), Tittarelli (30’st Russo), Marengo, A.Massei (42’ st F.Massei). All Omiccioli (A disp Cappuccini, Owona, Gasparini, Myrtollari)

APPIGNANESE Giacchetta, Rapaccini (24’st Giampaoletti), Fermani, Rapagnani (24’ st Gesuelli), Ghannaoui, Brandi, Carboni, Gagliardini, Raponi, Jayed (15’ st Pasqui), Ribichini (15’st Medei). All Canesin (A disp Piercamilli, Argalia, Chiariotti, Barbatelli, Marrocchi)

ARBITRO Bardi di Macerata

RETI 11 st’ e 14’ st Cordella

NOTE ammoniti: 31’ pt Carboni, 35’st Russo, 44’st; 9’st espulso Carboni per doppia ammonizione; calci d’angolo 9-3; recuperi 1’+4’; spettatori 150 circa

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).