C’è un po’ di Jesi nello scudetto conquistato ieri dall’Olimpia Milano nella finale contro la Virtus Bologna: non solo per i tanti tifosi che può vantare in città la società più titolata del basket nazionale, ma anche e soprattutto per la presenza nel ruolo di direttore sportivo di “Lupo” Rossini.
Arrivato da giocatore negli anni della Sicc, stagione 2000/2001, dopo Cantù e Roma, Rossini per Jesi ha rappresentato un’autentica bandiera. Difficile sintetizzare in poche righe il suo percorso nell’Aurora: due finali promozione, una vinta contro la Virtus Bologna e una persa contro Caserta, una semifinale persa contro Teramo, una Coppa Italia di A/2 conquistata a Ferrara. Tante vittorie, tanti compagni di squadra che ne hanno fatto un modello.
Dopo aver interrotto l’attività sportiva, giocando l’ultima partita con indosso la maglia dell’Aurora, ha intrapreso l’attività di allenatore, un primo anno trascorso come a assistente di Stefano Cioppi a Jesi, nell’estate del 2011 in seguito ha assunto l’incarico di vice allenatore di Sergio Scariolo all’Olimpia Milano.
Dopo una breve esperienza come capo allenatore a Veroli, nel 2015 è arrivata la nuova chiamata di Milano per il ruolo di team manager, poi dall’annata 2018-19 è stato promosso al ruolo di direttore sportivo. Ieri sera ha potuto festeggiare il terzo titolo nazionale consecutivo.