Un grave lutto ha colpito, questa settimana, il mondo economico ed associativo torinese. Si è infatti spento, all’età di 85 anni, Paolo Annibaldi.
Nato a Jesi, ma originario di Cupramontana, dopo aver frequentato gli studi classici, si laurea in giurisprudenza ed entra, appena trentenne, a lavorare alla Fiat, dove per più di 35 anni ha ricoperto numerosi incarichi, occupandosi di relazioni industriali, rapporti associativi e relazioni esterne.
Con il fratello Cesare ha fatto parte della squadra di management guidata da Cesare Romiti sotto la presidenza dell’Avvocato Gianni Agnelli negli anni dei forti contrasti che hanno attraversato il settore industriale italiano. Dal 1984 al 1991 è stato direttore generale della Confindustria. Tra gli ultimi incarichi ci è stato quello di Commissario dell’Autorità Portuale di Ancona nel 2004-2005.
Sempre nelle sue amate Marche, ha ricoperto, per diversi anni dal 2002, la carica di Presidente del prestigioso Premio Vallesina. Proprio in occasione del Premio Vallesina, una decina di anni fa, in una delle sue permanenze jesine, ho avuto modo di poterlo intervistare e di parlare a lungo della sua esperienza in Fiat e in Confindustria, ma anche delle Marche e del turismo marchigiano. Ho un piacevolissimo ricordo di quella giornata.
Paolo Annibaldi era un uomo di grande capacità comunicativa, quasi di altri tempi: gentile, affabile e dotato di un innato spirito di ironia. Insomma il mondo industriale perde un personaggio illustre, delle nostre Marche, che ha lasciato un segno evidente nel suo settore.