Saturday 18 May, 2024
HomeCultura“Iconoscopie”, la mostra a Palazzo dei Convegni in onore di Armando Ginesi

Ad un anno dalla scomparsa del professore, critico d’arte e cittadino onorario di Jesi Armando Ginesi, una mostra porta a Palazzo dei Convegni il suo ultimo progetto curatoriale.

Dal titolo “Iconoscopie“, la mostra esibisce le opere degli artisti Sandro Bartolacci, Claudio Fazzini e Claudio Pantana che si confrontano con il potere dell’immagine. È infatti l’icona la protagonista delle opere, interpretata dalle tre diverse voci artistiche.

Entrando nella sala espositiva di Palazzo dei convegni, la differente disposizione delle opere colpisce lo sguardo e suggerisce la diversità del messaggio nella loro anima. Le icone in verticale appartengono a Claudio Fazzini. Delle “Iconostigma“, che l’artista realizza con un gesto definito da Ginesi “elegante e felice“, depositato su preziosa carta giapponese.

Perpendicolare all'”iconostigma”, appaiono le “iconostasi” realizzate da Sandro Bartolacci. Le icone orizzontali, statiche, che tra pittura e scultura fermano nel tempo le pareti decorate degli edifici sacri ortodossi.

Tra l’opera di Fazzini e l’opera di Bartolacci, si staglia in diagonale “l’iconostrofi” di Claudio Pantana. Icone che suggeriscono l’idea di movimento. La pittura dell’artista -guidati dalla critica di Ginesi- si trasforma infatti “in plasticità“. Il colore stesso “monocromo o policromo che sia, rappresenta un elemento di dinamismo” nelle sue opere, “che si manifesta con un sapientissimo uso dei grigi che tramutano il grigio in cromia“.

La presentazione della mostra e l’omaggio al critico Ginesi

Da sinistra, l’assessora Loretta Fabrizi, Sandro Bartolacci, Claudio Fazzini, l’assessore Luca Brecciaroli, Gabriele Bevilacqua

“Quando i tre artisti mi hanno chiamato sono stato contento perché era la doverosa occasione di ricordare Ginesi ad un anno dalla sua scomparsa“, ha affermato il curatore della mostra Gabriele Bevilacqua presentando stamane l’esposizione. “Il buon critico è colui che conosce gli artisti. Che li frequenta nel momento della creazione. La critica non deve mai essere uno scritto a priori o a posteriori. Il critico deve affiancarsi, camminare accanto all’artista, ed è ciò che Armando faceva“.

Presenti alla conferenza di presentazione della mostra insieme all’artista Claudio Fazzini, Sandro Bartolacci ed al curatore Bevilacqua, anche l’Assessore alla Cultura Luca Brecciaroli e l’Assessora alla Partecipazione e cittadinanza attiva Loretta Fabrizi che, insieme a Maila Coltorti del Comune di Jesi e a Marco Ginesi hanno prestato un contributo fondamentale alla realizzazione della mostra.

Le opere saranno esposte dal 18 al 28 maggio.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio.