Partita condotta a lungo da Rieti, poi è uscito il carattere di Jesi
Spettacolare vittoria della General Contractor, sempre a rincorrere l’avversaria, un Rieti che si è dimostrato solido e determinato. Alla fine è il caso di dire che entrambe avrebbero meritato la vittoria, Rieti per aver tenuto a lungo l’inerzia arginando quasi tutti i tentativi di rimonta dell’avversaria, Jesi per la sua capacità ormai non casuale, di non arrendersi mai e dare la spallata decisiva nel momento più difficile.
Alla squadra laziale non è bastato quel +15 (63-48) che sembrava aver chiuso il match, dopo i 7 punti consecutivi di Giunta, un outsider che al pala Triccoli probabilmente ha vissuto una serata di quelle da ricordare, non è bastata la doppia opportunità a 23” dalla fine dei tempi regolamentari sul 69-69, (tiri liberi più possesso) quando è stato fischiato l’antisportivo a Berra, probabilmente giusto, ma a “scoppio ritardato” e solo dopo un lungo conciliabolo tra i direttori di gara perfetti fino a quel momento e nemmeno quando alla seconda grave incertezza finale dei due “fischietti” non è stato fischiato l’antisportivo a Meluzzi che si è aggrappato al braccio di Zucca lanciato a canestro.
Dopo il 2/2 dalla lunetta di Zucca il cronometro lasciava a Rieti 2” e 3 decimi per l’ultimo attacco, ma Valentini sull’errore al tiro recuperava il suo quarto pallone della serata, il più importante. Ed era proprio il capitano, uno dei migliori stasera, ad aprire l’overtime con una tripla candidandosi a pieno titolo come MVP di serata.
Quando ci sono state le due decisioni contestate degli arbitri, con il pubblico accalcato sulle transenne e uno steward avvicinatosi per ristabilire l’ordine, per un attimo ho rivisto un film di qualche settimana fa, poi fortunatamente tutto è filato liscio.
Anche il supplementare è stato deciso con lo striscione del traguardo ormai ad un passo: con 10” da giocare, sul 76-78 tra il provare a pareggiare o a vincere, la squadra è uscita dal timeout scegliendo di giocarsi il jolly della vittoria e a 3” dalla sirena Tato Bruno ha effettuato il sorpasso decisivo; eppure nell’attacco precedente non era riuscito a centrare la tripla. Ma questo è carattere, quel carattere trasmesso da coach Ghizzinardi, che sta diventando il marchio di fabbrica della squadra.
Poi è vero, Rieti non ha potuto schierare Thomas, la sua migliore bocca da fuoco con i suoi 18 punti di media a partita, ma anche Ghizzinardi ha avuto le sue gatte da pelare, almeno due elementi “acciaccati” che sono comunque scesi in campo dando il massimo che potevano alla squadra, ma che in settimana non si sono potuti allenare al top e con loro, ovviamente la squadra.
Domenica prossima secondo turno consecutivo al pala Triccoli, contro un’altra avversaria non facile (ma ce ne sono di facili in questo girone?) la Luiss Roma: intanto la media-Ghizzinardi, 50% di vittorie, è rispettata, chissà che non si riesca a fare meglio.
GENERAL CONTRACTOR JESI-NPC RIETI 79-78 d.1t.s. (16-23, 21-15 11-25, 22-7, 9-8)
General Contactor Jesi: Di Emidio 12 (2/5, 2/2), Berra 4 (2/4, 0/0), Marulli 3 (0/1, 1/3), Cena 0 (3/3, 1/2), Petrucci 9 (2/4, 1/2), Ponziani 2 (1/4, 0/0), Malatesta ne, Carnevale ne, Bruno 11 (2/5, 2/7), Nisi ne, Valentini 11 (1/2, 2/7), Zucca 18 (3/7, 3/8). All.: Ghizzinardi.
Tiri da due 16/35, 46% – tiri da tre 12/31, 39% – tiri liberi 11/15, 73% – Rimbalzi 34, 5+29 (Petrucci 7), assist 20 (Di Emidio 9).
NPC Rieti: Baldassarre 17 (7/11, 0/1), Fabi 19 (5/10, 3/7), Melchiorri 7 (2/2, 0/3), Cassar 19 (4/5, 2/3), Meluzzi 4 (1/4, 0/5), Ly-Lee 0 (0/1, 0/0), Margarita ne, Cannavina 0 (0/2, 0/0), Thomas ne, Sulina 0 (0/0, 0/0), Giunta 12 (3/4, 1/4). All.: Paternoster.
Tiri da due 22/39, 56% – tiri da tre 6/23, 26% – tiri liberi 16/18, 89% – Rimbalzi 37, 5+32 (Baldassarre 10), assist 13 (Baldassarre 5).
Arbitri: Chiarugi di Pontedera e Ricci di Perugia.
Spettatori: 671