Partita incredibile tra due delle possibili protagoniste del campionato
Di partite ne abbiamo viste centinaia, ma “pazze” come questa davvero poche. Vincono i biancorossi di casa, dopo tre quarti di match in cui sembrava fatta per Jesi, raggiunta e sorpassata a 2’e 5” dalla sirena. Cosa c’è di tanto strano, potrebbe pensare chi non ha avuto la possibilità di vedere la partita?
Si comincia con qualche problema iniziale per Jesi, qualche palla persa di troppo e soprattutto difficoltà nel contenere Radunic; Ghizzinardi gioca la carta Di Pizzo nello starting five, senza successo, tra l’altro Palsson si carica subito di due falli. L’11-0 della Juvecaserta fino al 16-6 costringe il tecnico jesino a chiedere time-out, all’uscita del quale Arrigoni – alla fine mvp della squadra – sembra interrompere l’inerzia dei casertani, ma la squadra di casa allunga fino al 24-8.
Poi accade l’incredibile, Tato Bruno suona la carica con 4 triple consecutive a cavallo del primo riposo e non è finita, perché la General Contractor dilaga, 19-0 il parziale, fino al time-out chiesto da Lardo che di fatto ferma l’emorragia per la sua squadra, mentalmente in balia dell’avversaria. Si va al riposo sul 45-32 in favore della General Contractor. Facciamo ordine: 32-8 il parziale del secondo quarto, 19-0 il break a favore di Jesi. Nella stragrande maggioranza dei casi con numeri di questo genere la squadra avrebbe vinto. E invece?
Invece dopo il riposo, nonostante un +16 di massimo vantaggio accade qualcosa di incredibile: inizia la performance per certi versi irripetibile di D’Argenzio, fino ad allora impalpabile, che alla fine dilagherà colpendo duro, segnando in tutti i modi possibili, spaccando la difesa jesina, che fino al quel momento se l’era cavata bene. Poi il Pala Piccolo si infiamma, togliendo magari un po’ di lucidità alla squadra di Ghizzinardi, per la quale diventa improvvisamente difficile trovare la via del canestro. Il soprasso a 2’ e 5” dalla sirena (il solito D’Argenzio) e tutto si decide sotto lo striscione del traguardo.
A 40” dalla fine squadre in parità 80-80 dopo la tripla di Bruno che impatta, a quel punto Jesi commette l’errore più grave nella gestione del D’Argenzio contro tutti; la squadra si aspetta un’altra tripla e lascia al giocatore campano la penetrazione, praticamente un’autostrada; ci scappano il canestro e il tiro libero aggiuntivo del nuovo +3.
Mancano 24”, mentre Caserta decide di non commettere fallo, Jesi costruisce un tiro aperto per Arrigoni, ma la tripla gira sul cerchio. Fine dei giochi, poi il fallo di Maglietti per fermare il cronometro a 5” serve solo a Caserta per aumentare il divario finale, finisce 87-82.
Sconfitta amara, evitabile, una occasione perduta che deve essere digerita in fretta. Jesi c’è, è più dell’1% che aveva osservato (forse esagerando) Ghizzinardi, ma deve fare meglio, già a partire da domenica prossima contro un’altra formazione di prima fascia, Latina.
PAPERDì CASERTA-GENERAL CONTRACTOR JESI 87-82 (24-13, 8-32, 17-20, 38-17)
Paperdì Caserta: Vecerina 4 (0/0, 0/0), Laganà 16 (1/2, 4/6), Radunic 12 (2/4, 2/3), Lo Biondo 12 (4/5, 1/1), Nobile 13 (2/4, 1/2), Iannotta ne, Nwaoform ne, Hadzic 6 (2/5, 0/1), D’Argenzio 24 (4/5, 4/7), Pisapia 0 (0/0, 0/0), Ly-lee ne, Brambilla 0 (0/0, 0/0). All.: Lardo.
Tiri da due 17/35, 49% – tiri da tre 12/20, 60% – tiri liberi 17/22, 77% – rimbalzi 32, 8+24 (Lo Biondo 11) – assist 29 (D’argenzio, Lo Biondo, Vecerina 4).
General Contractor Jesi: Maglietti 6 (1/2, 1/3), Di Pizzo 1 (0/3, 0/0), Palssn 18 (0/3, 5/6), Piccone 11 (1/4, 3/6), Nicoli 9 (0/1, 3/6), Arrigoni 19 (7/13, 0/2), Bruno 18 (0/0, 6/7), Salvati ne, Tamiozzo ne, Del Sole 0 (0/0, 0/0). All.: Ghizzinardi.
Tiri da due 9/26, 35% – tiri da tre 18/30, 60% – tiri liberi 10/14, 71% – rimbalzi 25, 6+19 (Arrigoni 10) – assist 20 (Maglietti 7).
Arbitri: Ferretti di Nereto, Gamozzi di Ortona e Pratola di Francavilla.
(nella foto alcuni dei tifosi jesini a Caserta)