Sunday 6 October, 2024
HomeIn evidenzaGeneral Contractor altra beffa a Salerno, finisce 80-81

Ancora una sconfitta per un punto lontano dalle mura amiche, come accaduto nell’esordio di Chiusi, dopo quaranta minuti giocati bene. Indubbiamente un passo avanti per quanto riguarda il gioco, rispetto al match contro Chieti, ma non è ancora bastato contro una squadra con il morale a mille.

Nulla da rimproverare alla squadra di Ghizzinardi che ha tenuto fino a pochi secondi dalla fine, qualcosa da rimproverare ai direttori di gara, che in paio di occasioni hanno chiuso un occhio sulle simulazioni degli avversari forse per soggezione, o chissà perché: in una occasione hanno concesso tre liberi a Stanic, in una situazione identica non hanno fischiato, e per questo c’erano gli estremi per un fallo tecnico per la evidente simulazione. Da rivedere poi il fallo in attacco fischiato a Bruno a 26” dalla fine, con tanto di canestro annullato; sarebbe stato il 78-77, con la possibilità di avere in mano l’ultimo possesso.

Lungi da noi sparare sui pianisti (i “sifolatori” come li definiva il grande Aldo Giordani, di grigio vestiti); lasciando quindi da parte i fatti appena descritti, si è trattato di una gara equilibrata, bella a vedersi per intensità, all’insegna dell’adrenalina in campo, sugli spalti, davanti agli schermi, nella quale si è tutto deciso per un episodio in più o in meno, proprio come a Chiusi. Con la differenza che oggi si è vista una General Contractor migliore, in chiara crescita.

Da sottolineare, senza nulla voler togliere agli altri, la prova di Carnevale, non nuovo a prestazioni come questa: 15 punti con un 7/7, un 16 di valutazione, con un solo neo, non essere riuscito a contenere fisicamente Matrone che l’ha messa sempre sul fisico, ma le basi ci sono il giocatore si farà.

Come detto verdetto deciso da episodi, un rimbalzo, una palla recuperata, un canestro, ma questo è il basket, per la General Contractor è arrivato il momento di girare la lancetta verso la direzione giusta, spostando l’inerzia.

Però, a parte Carnevale i lunghi non hanno dato neanche oggi l’apporto che ci si aspettava; per loro il prossimo impegno interno contro il Latina degli ex, Rossi, Merletto, Paci e Baldasso, sarà già un esame. Da superare ovviamente, anche perché quello zero in classifica comincia a pesare.

Power Basket Salerno – General Contractor Jesi 81-80 (15-14, 20-22, 22-24, 24-20)

Power Basket Salerno: Candotto 10 (1/1, 2/4), Chaves 15 (5/10, 1/5), Stanic 10 (2/3, 1/5), Matrone 14 (4/8, 0/1), Kekovic 11 (4/5, 1/2), Mei 9 (1/1, 1/1), Duranti 6 (0/0, 2/3), Favali 6 (2/3, 0/0), Fall 0 (0/2, 0/0), Cappelletti 0 (0/0, 0/2), Gorga ne, Biccardi 0 (0/0, 0/0). All.: Farabello.

Tiri liberi: 19 / 19 – Rimbalzi: 27, 11 + 16 (Matrone 11) – Assist: 10 (Stanic 6)

General Contractor Jesi: Petrucci 11 (4/4, 0/1), Di Emidio 6 (0/1, 2/6), Cena 6 (1/2, 1/2), Marulli 14 (4/5, 2/3), Berra 4 (2/5, 0/0), Bruno 18 (3/5, 3/4), Carnevale 15 (7/7, 0/0),  Zucca 5 (2/4, 0/0),  Valentini 1 (0/1, 0/2), Nisi ne. All.: Ghizzinardi.

Tiri liberi: 10 / 17 – Rimbalzi: 21, 4 + 17 (Di EmidioValentini 5) – Assist: 14 (Bruno 4)

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Pubblicisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 ha ricevuto la medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 era nell’elenco dei premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Sportivo praticante fino a poco tempo fa, è stato sposato, vive con suo figlio, un cane, tre gatti e una tartaruga. Inoltre è parte attiva all’interno dell’Agenzia assicurativa Jesi 2.000. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).