Di questo si è parlato lunedì 22 nell’ambito degli eventi nel progetto “Jesi 900 verso il 2050 – Le farfalle arriveranno”, organizzato dalla Fondazione Gabriele Cardinaletti, ha avuto luogo una interessante conferenza sul tema “Sport: prospettive per il futuro”.
L’incontro, è iniziato con un intervento di Lorenzo Fiordelmondo, primo cittadino di Jesi, che ha sottolineato la tradizione sportiva della città e di come sia impegnata a sostenere lo sport nel presente e nel futuro, riconoscendo sia la capacità di società e centri sportivi, nel produrre eccellenze ai massimi livelli, ma anche l’importanza sociale dello sport.
Presente la campionessa Italiana di palla a mano Cristina Lenardon, la quale ha parlato di quali progressi ci sono stati nel nostro paese per creare un ambiente universitario strettamente connesso con il mondo, creando le condizioni che possono consentire agli atleti di alto livello di portare avanti, contemporaneamente, sia la carriera sportiva che gli studi universitari. Ha inoltre parlato del percorso che rimane ancora da fare per poter arrivare ad una situazione ottimale.
Marco Pozzi, Cardiochirurgo Pediatrico, da oltre 15 anni impegnato in un progetto di prevenzione delle morti improvvise negli atleti, ha sottolineato che lo sport fa bene e non si muore di sport; le morti improvvise di atleti, famosi e non famosi, sono accadute per la presenza, sconosciuta, di una cardiopatia. Ha però ricordato che, sebbene sconosciute, queste cardiopatie possono essere diagnosticate e, quando opportuno, corrette chirurgicamente, ribadendo la necessità di fare campagne di prevenzione finalizzate a riconoscere gli atleti a rischio, che dovrebbero intraprendere un percorso diagnostico.
Fabio Luna, Presidente del CONI Marche, ha toccato l’argomento riforma dello sport, sottolineandone spirito e dettagli, evidenziando che lo spirito della riforma è perfettamente condivisibile, anche se ci sono alcune interpretazioni che hanno bisogno di aggiustamenti. Questi aggiustamenti faranno parte del lavoro futuro, se possibile basato su uno stretto dialogo tra politici e dirigenti dello Sport.
Il consigliere del Panathlon Internazionale Luigi Innocenzi, ha parlato della carta dei diritti dei giovani sportivi evidenziando che il gioco e lo sport sono fondamentali per il benessere e lo sviluppo dei giovani. Sarà importante promuovere un ambiente che favorisca gioco attivo e la partecipazione sportiva, insomma uno sport per tutti ed a misura di tutti, non solo uno sport finalizzato a produrre campioni a qualunque costo.
In chiusura dei lavori ha preso la parola Stefano Ripanti, neo eletto Governatore del Panathlon, sottolineando come l’Italia sia il paese al mondo più attento alla salute degli atleti e come la campagna per la prevenzione delle morti improvvise sia fondamentale per migliorare ulteriormente la salvaguardia della salute in chi fa sport.