Thursday 21 November, 2024
HomeIn evidenzaDue grandi squadre in campo, ma due arbitri non all’altezza

Un arbitraggio peggiore di questo non lo vedevamo dall’ultimo anno di A/2, quando l’Aurora fu scippata del successo a Ravenna. Chi ha buona memoria sa di cosa parliamo. Con due differenze sostanziali: quella volta ne parlarono anche i giornali nazionali e all’epoca gli arbitri erano tre; stasera erano due, ma sicuramente della inadeguatezza totale dei due in grigio, non parleranno i  giornali nazionali, ma forse l’osservatore degli arbitri, presente stasera al pala Triccoli avrà di che relazionare opportunamente. E chi provvede alle designazioni, visto che le società pagano fior di tasse gara, capisca che per un incontro di questo livello, occorrono fermezza ed esperienza.

A scanso di equivoci il punto non è discutere su singoli episodi, in tal senso ne avremmo da dire tante, ma sul metro adottato, perché quando il gioco si è fatto veramente duro, i direttori di gara sono finiti in balia di due ospiti, ai quali è stato permesso di tutto e di più e di situazioni più grandi di loro che non sono stati capaci di gestire diventando protagonisti in negativo, in un match che stava mettendo in mostra ben altri protagonisti, quelli che sono valsi il prezzo del biglietto, i giocatori delle due squadre.

Poi è più che giusto condannare quel gruppetto di giovani tifosi che sono andati a percuotere il plexiglass dietro alla panchina di Ruvo, provocati o no non importa (non si fa), coloro che sono scesi a ridosso delle transenne (va detto che nessuno è stato aggredito) o davanti al tunnel degli spogliatoi.

Tutto avremmo voluto, ma non parlare di questo, perché lo spettacolo, l’intensità di questa partita, la forza di Ruvo e Jesi meritavano altro.

Ruvo di Puglia si è dimostrato una grande squadra, ben organizzata, molto fisica, fortissima negli esterni, con un Jackson di un altro pianeta, disciplina a parte, un Moreno che ha segnato poco ma ha creato gioco distribuendo assist, “rubando” la palla che ha deciso il match, un Musso partito dalla panchina poi killer decisivo nel quarto finale e una sorpresa, almeno per noi, il 2003 Isotta che si è dimostrato il migliore nell’attaccare il canestro tra gli avversari.

La squadra di Ghizzinardi, ha giocato a testa alta, con orgoglio, carattere, riuscendo a restare attaccata all’avversaria fino alle ultime battute., come del resto ha fatto in tutte le partite, esclusa Roseto. Alla resa dei conti si è trattato di una serata negativa più per il risultato che altro, anche per la “scavigliata” di Berra che si spera non sia grave, per il resto non è un dramma aver perso contro quello che, dopo Roseto, è sicuramente lil team più forte del girone, visto che la squadra di Ghizzinardi non si è mai arresa, se non alla sirena finale.

Senza dimenticare però con la massima obiettività quella palla “velenosa” scippata da Moreno a Zucca, a 45” dalla fine, quando la General Contractor si trovava sul -1, 73-74 e poteva tentare il sorpasso, anche perché una manciata di secondi dopo è arrivata la tripla di Musso, che ha scavato un solco non particolarmente profondo, ma decisivo, mettendo due possessi di distanza.

Tutto il resto è noia, vale a dire i cinque falli tecnici sanzionati alla squadra di casa, gli antisportivi fischiati e non fischiati, un fallo in più o in meno e non vogliamo ripetere quanto già affermato sopra. La squadra deve fare tesoro delle cose buone che sono emerse dalla prestazione di stasera e al limite gestire un po’ meglio la rabbia, in presenza di alcune situazioni come quelle che esulano dal buon basket, ma fanno comunque parte del basket.

Ora la squadra deve smaltire l’adrenalina e la rabbia accumulate e cominciare a pensare a Ravenna e all’infrasettimanale del mercoledì successivo al pala Triccoli, contro Cassino.

GENERAL CONTRACTOR JESI-CRIFO WINES RUVO DI PUGLIA 77-83 (16-15, 15-19, 25-27, 21-22)

General Contractor Jesi: Di Emidio 0 (2/6, 1/4), Berra 2 (1/5, 0/0), Marulli 16 (3/3, 2/5), Cena 11 (2/6, 1/4), Petrucci 11 (2/2, 1/2), Ponziani 4 (2/4, 0/0), Malatesta ne, Carnevale ne, Bruno 8 (1/4, 2/6), Nisi ne, Valentini 8 (1/1 2/3), Zucca 17 (6/9, 1/4). All.: Ghizzinardi.

Tiri da due 19/38, 47% – tiri da tre 9/26, 00% – Tiri liberi 14/14, 100% – Rimbalzi 38, 7+31 (Petrucci 9) – Assist 15 (Marulli e Petrucci 4).

Crifo Wines Ruvo di Puglia: Borra 9 (4/10, 0/0), Moreno 2 (1/4, 0/0), Jackson 26 (2/6, 6/12), Markovic 7 (1/2, 1/4), Gatto 2 (1/2, 0/4), Musso 14 (0/1, 4/5), Lorenzetti 6 (2/3, 0/0), Giorgi 2 (1/1, 0/2), Isotta 15 (6/7, 1/3), Conte ne. All.: Rajola.

Tiri da due 19/39, 49% – tiri da tre 12/32, 38% – Tiri liberi 9/18, 00% – Rimbalzi 41, 12+29 (Borra 11) – Assist 11 (Moreno 5).

Arbitri: Valeria Lanciotti di P.S.Giorgio (Fm) e Mauro Renga di Folignano (Ap)

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).