L’inspiegabile “epurazione” di Federscherma: scelte politiche?
Quando avevamo dato la notizia della mancata conferma di Stefano Cerioni come commissario tecnico della nazionale olimpica di fioretto, insieme ad altri due colleghi in altre specialità della scherma, avevamo usato il termine “epurazione”: ebbene è purtroppo arrivata una ulteriore conferma, anche Giovanni Trillini (nella foto portabandiera ai Giochi Olimpici del 1996) e Annalisa Coltorti non sono state confermate nei loro ruoli, rispettivamente dopo 10 e 16 anni.
In sostanza al raduno collegiale guidato dal sostituto di Cerioni che si terrà dal 25 febbraio al 1 marzo parteciperanno in rappresentanza delle Marche saranno presenti tre atleti, Marini, Ingargiola e Tangherlini e nessun componente dello staff tecnico.
Provvedimenti di natura politico-sportiva? il tempo chiarirà perché e per come sono state prese queste decisioni, a molti incomprensibili. Un “semplice” provvedimento di natura tecnica sarebbe difficilmente accettabile, avendo una impronta al limite del masochismo.
Dispiace che questi tagli arrivino proprio a pochi mesi dell’inaugurazione della “Casa della Scherma”, quasi a togliere qualcosa a Jesi ed al Club Scherma Jesi.
Forse sarà proprio l’inaugurazione a dare un’occasione ai rappresentati di Federscherma per spiegare. Innegabili sono i meriti sportivi tra cui hanno un posto di rilievo Cerioni, Trillini e Coltorti. E con tante tristezza non possiamo non ricordare la figura di Ezio Triccoli, grazie al quale tutto è cominciato!