Tuesday 7 May, 2024
HomeAccadde oggiDieci anni di Papa Francesco

Era il 13 marzo 2013, Jorge Mario Bergoglio veniva eletto Pontefice, il primo Papa gesuita che ha cambiato la Chiesa: riforme, scelte di governo, incontri, viaggi. Amato e osteggiato, ha sempre agito con fratellanza, Misericordia e cura del Creato

Il dodicesimo leader più “potente”, così l’Osservatorio digitale – partner di Fondazione Italia Digitale – ha posizionato Papa Francesco.

Oltre 14 milioni di followers su Twitter, dato non marginale che misura l’importanza della figura di Jorge Mario Bergoglio nel decimo anniversario della sua elezione.

Un vero leader mondiale, non solo la massima espressione dell’autorità religiosa e spirituale. Il suo riconosciuto prestigio, unito ad un’assoluta autorevolezza, sono tratti che caratterizzano il suo pontificato.

Era il 13 marzo 2013 quando, il cardinale argentino, arcivescovo di Buenos Aires, si affacciò, per la prima volta, sulla loggia centrale della facciata della Basilica di San Pietro.

Famoso il suo “Buonasera” rivolto ai fedeli di tutto il mondo, in diretta televisiva.

Un saluto che si tradusse in un’esplicita dichiarazione d’intenti. Il Papa della nuova Chiesa. Oggi a distanza di dieci anni, si può affermare che mai un Pontefice, dai tempi dello Scisma d’Occidente, è stato così amato e, al tempo stesso, così mal sopportato.

Africa, America Latina, circoli conservatori statunitensi e tedeschi, alcuni lo hanno etichettato “l’antipapa”. La sua non è mai stata una dottrina opposta e di rottura a quella dei suoi predecessori.

Pur avendo sempre a mente la “Teologia delle tre T” – tierra, techo, trabajo – Bergoglio non è mai stato marxista (come dichiarato da molti), né rivoluzionario, anzi ha combattuto sempre le battaglie degli ultimi, degli emarginati e dei poveri.

Già la scelta del nome non aveva dato nessun dubbio. Il Francesco d’Assisi spogliato di tutto per donarsi ai poveri rappresenta il vero Bergoglio. Da qui il suo desiderio: “Una Chiesa povera, e per i poveri”.

Proveniente dalle periferie del mondo, Papa Francesco crebbe in uno dei luoghi più remoti della Terra, dove cattolici e minoranze religiose non hanno voce, anzi sono perseguitate.

Proprio quelle minoranze che sono state gli ospiti dei suoi incontri: i nativi americani in Canada, le popolazioni dell’Est del Congo o i Rohingya in Birmania e Bangladesh.

40 sono i viaggi finora fatti dal Pontefice. Più delle volte mete dimenticate. Dall’Albiana al Madagascar, dall’Uganda all’Iraq. I suoi viaggi hanno designato una “mappa ecumenica” coerente al suo pensiero di guida cattolica mondiale.

Quella denuncia alla “cultura dello scarto” e quell’attenzione speciale per tematiche come immigrazione, sempre pronto a tendere la mano per l’accoglienza.

Fino all’appello per la recente tragedia del naufragio di Cutro, in cui forte è la sua denuncia contro i trafficanti di esseri umani.

Piena vicinanza alle vittime del conflitto ucraino, dove più volte è citato dal Pontefice come “Terza Guerra Mondiale a pezzetti”, e delle parole di conforto per il “martoriato popolo ucraino”.

Notevoli gli incontri di Francesco. Grandi personalità della politica, della scienza, della cultura, dello sport e dell’arte.

In incontri ufficiali o in visite private, il Pontefice argentino è stato più volte immortalato con capi di Stato e presidenti (Obama, Putin, Trump, Angela Merkel), con presidenti e premier italiani (Renzi, Gentiloni, Conte, Draghi, Meloni, Mattarella).

Con autorità religiose di altre fedi. Sino a momenti più intimi con musicisti, attivisti, uomini di cultura: Greta Thunberg, Bono Vox, Roberto Benigni, Diego Armando Maradona.

La saluta e i dolori al ginocchio con la spinosa questione delle “dimissioni” sono le ultime vicende di un’attività instancabile e frenetica.

Uomo di 86 anni, Papa Francesco è spesso muoversi in sedia a rotelle, reduce da non pochi problemi di salute.

Tante le riforme sotto il suo pontificato. Riorganizzazione della Congregazione per la dottrina della fede, lotta alla pedofilia. Quest’ultima la battaglia più “moderna”.

La riforma della Curia, la riforma dello Ior, l’accorpamenti di alcuni dicasteri e il progressivo riconoscimento del ruolo delle donne in pozioni chiave ecclesiastiche.

Un Papa amato da molti, odiato da altri. Dieci anni del suo pontificato, un tempo lungo durante quale il Pontefice gesuita ha plasmato a suo modo la Chiesa.

Dalle sue scelte, atteggiamento, stile, l’intera comunità cristiana lo sta amando, inebriata dalle sue continue parole.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.