In un comunicato la società, dopo aver preso atto dei provvedimenti disciplinari del Giudice Sportivo, ha accettato il tutto non senza un pizzico di sorpresa.
“Nella assoluta convinzione che certi spettacoli, come quelli che hanno portato alla squalifica del campo, non siano consoni ad una sana e normale competizione sportiva – dichiara la società nella nota – Basket Jesi Academy si assume la responsabilità degli stessi per quanto di sua competenza ma non può non far notare quanto e come la ricostruzione degli eventi, sulla base del referto arbitrale, sia chiaramente lacunosa.
Lacunosa perché omette il dettaglio, sfuggito solo alla distratta coppia arbitrale, che il censurabile comportamento di una piccola parte di pubblico, peraltro con una storia di reiterata e cristallina correttezza, è stato conseguenza della inopportuna provocazione, non sanzionata, posta in atto da un giocatore al rientro in panchina per un time out.“
In effetti il Giudice Sportivo, come di sua competenza, ha solamente preso atto di quanto scritto nel referto dai due arbitri, sprofondati in una condizione psicologica inspiegabilmente alterata, che li ha portati a segnalare l’atteggiamento antisportivo di alcuni tifosi locali, omettendo di fare altrettanto nei confronti di chi, da dentro il campo si è lasciato andare ad atti provocatori da parte di altri tesserati, in un caso perfino violento, rimasti impuniti.
“Dispiace dover aggiungere al danno la beffa, non tanto per la sconfitta contro una delle corazzate del girone, quanto per il danno di immagine che questa circostanza ha creato – si legge altresì nel comunicato – sia nei confronti della società, sia riguardo ad un pubblico, costruito anche da Basket Jesi Academy su solide fondamenta di valori sportivi, che si è sempre contraddistinto per sana passione e assoluta correttezza.”
Sinceramente ci aspettavamo qualche sanzione anche nei confronti dei “magnifici tre” giocatori ospiti, uno dei quali ormai a fine carriera, che ricordavamo come un avversario corretto, ha colpito con un pugno allo stomaco Marulli, praticamente a gioco fermo. Non dico una squalifica, ormai la frittata era fatta, ma un’ammonizione, una deplorazione: niente di tutto questo.
E Jesi, il cui campo non veniva squalificato da anni, paga i danni, economici e di immagine: però, attenzione, che certi fatti non abbiano a ripetersi. Mercoledì 13 il pala Triccoli aprirà regolarmente le porte per il match contro Cassino, la società ha chiesto di annullare la squalifica, pagando l’ammenda che sostituisce la sanzione.
E gli arbitri? Come sempre non “pagheranno”, a meno che il loro osservatore presente al pala Triccoli, non abbia verbalizzato qualcosa di sostanziale, ma l’esperienza di tanti anni di basket, ci inducono mestamente a pensare il contrario e che il foglio del taccuino dell’osservatore sia rimasto desolatamente in bianco.
(foto dalla pagina Facebook di Basket Academy)